Terremoto, tre scosse nel centro Italia: crolli e paura

Terremoto, tre scosse nel centro Italia: crolli e paura
Mercoledì 26 Ottobre 2016, 19:13 - Ultimo agg. 27 Ottobre, 08:02
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Il terremoto trona a terrorizzare l'Italia. A pochi mesi dal sisma del 24 agosto nel Reatino, una nuova forte scossa è stata avvertita in tutta l'Italia centrale, alle 19.11 di mercoledì 26 ottobre, Roma compresa. L'epicentro del sisma, di magnitudo 5.4, si è verificato nella Val Nerina, nella zona compresa tra Perugia e Macerata. Un'altra scossa si è verificata successivamente, intorno alle 21.18, di magnitudo 5.9. Il terremoto è avvenuto alla profondità di 8,4 chilometri nella zona di Ussita (Macerata), tra Visso e Castel Sant'Angelo sul Nera. Una terza scossa di magnitudo 4.6 è stata nettamente percepita nella tarda serata (verso le 23.30) a Visso, uno dei paesi colpiti dal sisma. Durante la scossa si sono verificati nuovi crolli negli edifici già lesionati precedentemente.

Dopo il terremoto delle 19.10 e fino alle 23 sono state circa 60 le scosse localizzate dalla Rete Sismica Nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) nel centro Italia. Lo riferisce in una nota l'Ingv. Tra il terremoto di magnitudo Richter 5.4 e quella di magnitudo 5.9, si sono verificati 5 eventi di magnitudo maggiore o uguale a 3.0. Successivamente al terremoto di magnitudo 5.9 e fino alle ore 23.00 italiane, sono stati 18 i terremoti di magnitudo maggiore o uguale a 3.0. Le scosse sono state localizzate nella zona al confine tra Marche e Umbria, a nord dell'area attivata il 24 agosto. I due epicentri sono ubicati tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno.

Tanta paura a Roma, dove la terra ha tremato notevolmente. La seconda fortissima scossa è stata avvertita soprattutto nelle Marche, in tutta la regione. Il sisma è stato avvertito pure in Toscana, in particolare ad Arezzo e nella provincia. A Firenze la scossa è stata avvertita bene in alcuni quartieri.

Angoscia e paura anche il provincia di Napoli, dove la scossa, anche se in modo attuttito rispetto al centro Italia, s'è sentita. Gente in strada in preda al panico. Il sisma si è avvertito nitidamente in città, soprattutto in zona collinare: diverse le chiamate ai Vigili del Fuoco.

 


Avvertita addirittura in Trentino la scossa più forte. Sono stati in molti a sentirla nel basso Trentino, ma anche a Trento, e alcuni sono andati con la memoria al terremoto dell'Emilia, quando le scosse venivano avvertite allo stesso modo. Non risultano conseguenze per persone e cose.

A Cascia segnalate persone tra le macerie. A Visso si registra un ferito per il crollo di un controsoffitto. Il centro più vicino all'epicentro è Castelsantangelo sul Neradove il sindaco ha segnalato crolli. Si segnalano crolli anche a Norcia, nel Perugino, dove risulta danneggiata la Chiesa di Santa Maria delle Grazie già colpita dal sisma del 24 agosto. Crolli anche ad Amatrice. Secondo la protezione civile al momento non risultano vittime.

 
Il terremoto secondo l'Ingv è collegato al sisma del 24 agosto. Il Cnr ha parlato dell'attivazione di una nuova faglia. La scossa si è verificata a una profondità compresa tra i 9 e i 10 chilometri: un sisma molto superficiale che per questa ragione è stato avvertito in un'area molto ampia. In tutte le Marche, dalle zone terremotate dell'Ascolano ad Ancona, a Fabriano e Pesaro, nel Lazio, in quasi tutta l'Umbria e in Abruzzo. Molte persone sono uscite di casa spaventate. Paura anche a Roma, dove la scossa, durata svariati secondi, è stata sentita nettamente anche ai piani basse delle abitazioni. I lampadari hanno tremato, le porte e le finestre hanno vibrato. Tantissime le chiamate ai vigili del fuoco. Non si sa ancora se ci sono stati danni. 
 
 

Castelsantangelo sul Nera, il paese più vicino all'epicentro della prima scossa, è un comune di 318 abitanti della provincia di Macerata, nelle Marche. Al momento è senza corrente elettrica. Nel suo territorio, nella zona del parco di monti Sibillini, si trovano le sorgenti del fiume Nera. «Ci sono crolli, non abbiamo notizie di vittime ma siamo al buio e sotto un diluvio, aspettiamo che la Protezione civile ci porti delle torri faro», ha detto il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci che sta cercando di coordinare i soccorsi. Alcune squadre di soccorso sono partite in direzione di alcune frazioni dei comuni dell'area epicentrale che risultano isolate.​

Tanta paura e crolli di cornicioni a Visso, sempre in provincia di Macerata. La popolazione si è riversata in strada e sono numerosissime le telefonate ai vigili del fuoco. Le linee telefoniche di Macerata e provincia sono rimaste isolate per una mezz'ora. Difficile fare chiamate sia ai telefoni fissi che a quelli mobili. Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita e Preci sono i comuni nell'epicentro. 

Per il crollo di un masso è stata chiusa la strada Salaria all'altezza di Arquata del Tronto». Così il dirigente della Protezione civile regionale Cesare Spuri.

Da una prima ricognizione effettuata attraverso le proprie direzioni territoriali, le strutture aeroportuali delle Regioni Marche, Toscana, Umbria e Abruzzo, interessate dal sisma della serata di oggi non hanno riportato danni e sono tutte operative». Lo rende noto l'Enac in un comunicato. La zona del Lazio interessata dal sisma, invece, rileva l'Ente, «non ha infrastrutture aeroportuali aperte al traffico commerciale. L'operatività dei voli dunque, al momento, è regolare. L'Enac continua a monitorare la situazione nelle aree coinvolte».


Sul fronte della distribuzione di profughi sul territorio, anche alla luce dei fatti accaduti a Gorino, nel Ferrarese, «penso che facciano bene i prefetti a imporsi: perché un conto è l'autonomia e un conto la responsabilità». È quanto sostenuto, a margine della presentazione dell'edizione 2016 del 'Festival della cultura tecnicà, dal sindaco di Bologna, Virginio Merola, secondo cui «la ricreazione è finita» ed «è bene che si collabori tutti». A giudizio del primo cittadino emiliano, «rivendicare l'autonomia scaricando sugli altri è francamente al di sotto delle necessità: sono persone - ha sottolineato riferendosi a quanto accaduto a Gorino - che hanno bisogno di ospitalità: non provocano assolutamente degrado, hanno solo bisogno di essere assistite perché scappano da guerre, da persecuzioni. Quindi - ha aggiunto ancora - non è assolutamente accettabile una reazione del tipo 'non nel mio giardino perché il giardinò rischia di non esserci più per nessuno. La ricreazione è finita - ha puntualizzato Merola -: è bene che si collabori tutti ad una cosa che oltretutto non è così impattante perché stiamo parlando di persone che collocate in modo equo possono essere sostenute da qualsiasi comunità locale». Di fronte alla situazione dei migranti, ha osservato, «mi aspetto, siccome il Comune di Bologna aderisce volontariamente allo Sprar, che ai Comuni che aderiscono allo Sprar si diano le risorse necessarie così come ha convenuto il nostro premier e come sarà fatto. Quelli che non aderiscono allo Sprar non pensino di cavarsela rimanendo in silenzio: se c'è bisogno - ha concluso Merola - devono fare la loro parte perché siamo una Repubblica non un insieme di principati». Il più colpito Castelsantangelo sul Nera, il più abitato Visso.

Sono i paesi situati alle pendici dei monti Sibillini quelli interessati dalla scossa delle 19.11, la maggior parte con pochi centinaia di abitanti, in un territorio di montagna. Il centro con più abitanti è Visso.

- CASTELSANTANGELO SUL NERA: è il paese più vicino all'epicentro della scossa di terremoto delle 19.11 è un comune di 318 abitanti della provincia di Macerata, nelle Marche. Nel suo territorio, nella zona del parco di monti Sibillini, si trovano le sorgenti del fiume Nera. Castelsantangelo sul Nera si trova in linea d'aria a 17 chilometri e mezzo a nord ovest di Arquata del Tronto, uno dei centri più colpiti dal sisma del 24 agosto. e a 12 km da Norcia. Si trova a 780 metri di altezza.

- VISSO: È il comune con più abitanti tra quelli interessati più direttamente dalla scossa odierna. Ha oltre 1.200 abitanti e si trova ad un'altitudine di 600 metri. Dal 1993, Visso è la sede del Parco nazionale dei Monti Sibillini, sempre nelle Marche.

- USSITA: conta circa 400 abitanti ed ha una serie di frazioni come Fluminata, Sasso, Pieve, Vallazza e Tempori, che formano adesso un unico centro abitato che ha assunto il nome di Ussita. Si trova ad un'altitudine di 774 metri.

- PRECI: comune di circa 750 abitanti che si trova in provincia di Perugia in Umbria. Si trova sempre nella zona dei Simbruini a circa 600 metri di altezza.

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