Ha una war room allargata Giorgia Meloni in questa campagna elettorale e nella preparazione, se la cosa avverrà, dell’ingresso a Palazzo Chigi della leader della destra. Francesco Lollobrigida, il cognato di Giorgia, ascoltatissimo così come lo è la sorella Arianna, si occupa delle liste e in queste ore infatti è il più impegnato e il più ricercato. I territori propongono e lui, prima della parola definitiva della Meloni, inserisce e toglie nell’elenco dei candidati, e molti saranno gli scontenti - è un ruolo purtroppo non facile quello assegnato a Lollo - ma molti anche i premiati.
L’ideologo del partito, detto scherzosamente La Bussola, perché le indicazioni che da lui provengono vengono sono prese per oro colato considerando l’equilibrio e l’esperienza del personaggio, è il siciliano Giovanbattista Fazzolari: nella piramide del potere meloniano, è il meno visibile ma uno dei più ascoltati dalla leader.
Fitto è ottimo scuola Dc, Fazzolari ha radici missine, poi passato in An e successivamente nel Popolo della Libertà. Per le materie della Rai, il nome di riferimento è Giampaolo Rossi: ex consigliere a Viale Mazzini che le faide interne al centrodestra - la Lega lo affossò e la Meloni non ha mai perdonato questa mossa - esclusero dal Cda nonostante fosse in quel consesso quello più attrezzato. Sarà nuovo ad della Rai? Chissà. In questo settore, un altro dell’inner circle giorgesco è Alessio Butti. E’ nell’esecutivo di An ed è l’uomo che la Meloni (Berlusconi permettendo) vorrebbe come sottosegretario alle Telecomunicazioni. Quando si tratta di temi etici, ma anche giustizia e immigrati, fa fede la voce di Alfredo Mantovano, ex magistrato, ex sottosegretario di An (all’Interno): sarà ministro della Famiglia? O forse della Giustizia.
È un tradizionalista, e cattolico, molto in linea con il conservatorismo della leader. Fondamentale, nella war room e nell’elaborazione della piattaforma elettorale di FdI, la figura di Maurizio Leo, responsabile economico del partito, considerato anche dagli avversari serio e preparato. Ex assessore al Bilancio nella giunta Alemanno, si è sacrificato a suo tempo alle suppletive per la Camera nello scontro con il favoritissimo Gualtieri. E Urso? E’ Urso. Idem per Crosetto. Donzelli? Uomo macchina. Carenza di donne - ma c’è Chiara Colosimo oltre ad Arianna Meloni - in questa compagnia. Il cui inno potrebbe essere, storpiatura del celebre hit di Ray Charles, Giorgia on My Mind.