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La lunga notte della metro
Non sappiamo se i nuovi treni della metro entreranno in funzione davvero nei tempi previsti. Aspettando Godot, registriamo la definitiva scomparsa della parola decenza dal vocabolario del trasporto pubblico locale. Tra scioperi, guasti e rallentamenti ormai siamo alla nausea. Imbarazzante, poi, la vicenda dei test sui nuovi convogli, che a causa di una vertenza sindacale interna all'agenzia ministeriale che li gestisce, possono essere effettuali solo di giorno. C'è un ministro (Salvini, Infrastrutture e Trasporti) che pur intervenendo ogni giorno sull'universo mondo non trova un attimo per occuparsi di questa vicenda. Mentre un'intera città è ostaggio di un contratto di lavoro che non prevede i turni di notte per i collaudi dei treni. Caro sindaco Manfredi, anche se per una volta l'Anm non c'entra, è lei che ci rimette la faccia. Ma alzare qualche scrivania ogni tanto no?
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Rally Mergellina
Dissuasori veri, dossi e posti di blocco. È la terapia d'urto che occorre per evitare che a Mergellina, piazza Sannazaro e via Caracciolo i pedoni continuino ad essere travolti come birilli dalle auto che sfrecciano a cento all'ora. È la terapia d'urto che pretendiamo, perché di chiacchiere ne abbiamo ascoltate troppe e di soluzioni concrete finora ne abbiamo viste poche. A cominciare dai "semafori intelligenti" che, quantomeno a piazza Sannazaro, si sono rivelati tutt'altro che tali.
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Pd, sarà vera pace?
La notizia è che nel Pd campano avrebbero smesso di scannarsi.
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Trasporti poco green
I bus a trazione interamente elettrica? Sono solo quattro e circolano a Procida. Sul fronte della mobilità pubblica sostenibile la Campania è all'anno zero, speriamo che lo stop dell'Europa a benzina e diesel (dal 2035 per le auto e dal 2030 per i bus) serva a dare una sveglia a tutti.
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Il numero chiuso e i ragazzi in fuga
«Smettiamola con questa idiozia del numero chiuso a Medicina. Quando poi centinaia di ragazzi sono costretti ad andare via, per studiare, in Romania, in Bulgaria e in Albania. È un disastro per le famiglie e per il Sud che si spopola. Ci servono medici». Non le manda a dire Vincenzo De Luca: stavolta condividiamo in pieno. In Campania il personale medico non è sufficiente nemmeno per garantire i turni di lavoro nei Pronto Soccorso. Che infatti chiudono, uno dopo l'altro.