Tribunale, foto dossier degli avvocati
«Così il Palazzo cade a pezzi»

Tribunale, foto dossier degli avvocati «Così il Palazzo cade a pezzi»
di Viviana De Vita
Domenica 29 Gennaio 2017, 08:00 - Ultimo agg. 10:04
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SALERNO - Ascensori guasti, metal detectors fuori uso, aule inagibili, scale rotte e bagni off limits: sono le “cartoline” del palazzo di giustizia, diffuse ieri dal presidente dell’Ordine degli avvocati Americo Montera al margine del suo intervento, a divenire l’emblema di un «tribunale che cade a pezzi». Il problema degli spazi giudiziari, condensato in quelle immagini dirette soprattutto al rappresentante del Ministro della Giustizia «perché – ha affermato Montera – se ne faccia portatore presso quei palazzi capitolini dove impazza il peggio del nostro paese», resta una delle più critiche emergenze che vive la giustizia salernitana in attesa del completamento dei lavori della cittadella giudiziaria dove, nei prossimi mesi, si trasferirà la terza sezione civile del tribunale di Salerno. È stata la stessa presidente della Corte d’Appello Iside Russo ad annunciare che la cerimonia di consegna avverrà il prossimo marzo alla presenza del ministro della giustizia.

Si inizia quindi dalla terza sezione civile «recuperando subito la somma annua di oltre 226mila euro che lo Stato paga per la locazione dei locali di via Papio e, a distanza di pochi mesi, seguirà il trasferimento della prima e seconda sezione civile e, poi, della presidenza del tribunale e relativa segreteria. Completato questo primo step si procederà, sempre gradualmente, al trasferimento degli altri uffici, fino al completamento, previsto per il 23 ottobre 2017, del secondo stralcio relativo agli edifici D, E, ed F, dove andranno la Corte d’appello, la Procura generale, la Procura della Repubblica e il Tribunale di sorveglianza». Un trasferimento d’obbligo viste le ormai drammatiche condizioni in cui versano i locali dove ogni giorno si amministra la giustizia, “cristallizzate” nella pubblicazione diffusa ieri dal Presidente Montera: dagli edifici di Corso Garibaldi dove sono ospitati i settori del penale e del civile, allo stabile di via Papio dove è sita la sezione fallimentare, fino all’ufficio del giudice di pace di via Prudente, la situazione è gravissima. La vetustà delle strutture, unita ad una completa assenza di manutenzione, crea una miscela esplosiva che, mandando in fumo ogni criterio di sicurezza, mette ogni giorno a repentaglio l’incolumità di tutti: magistrati, avvocati, personale giudiziario ed utenti.

Non si contano gli episodi che potrebbero trasformarsi in tragedie quasi tutti documentati in quelle immagini fotografiche che mostrano un palazzo ormai a pezzi. L’ultimo episodio si è registrato lo scorso maggio all’aula bunker del carcere di Fuorni mentre si stava celebrando il mega processo con oltre 90 imputati sul patto tra camorra e politica siglato nella Piana del Sele. In un’aula affollatissima di avvocati, detenuti e personale giudiziario, a cedere, fu una parte del pavimento con la creazione di una piccola voragine e l’incidente causò la caduta di un agente di polizia penitenziaria in servizio. 

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