Lello Arena: «Rifaccio l'Annunciazione in tv con Ficarra e Picone»

Lello Arena: «Rifaccio l'Annunciazione in tv con Ficarra e Picone»
di Diego Del Pozzo
Domenica 29 Maggio 2016, 08:51
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Sarà un affettuoso omaggio a Massimo Troisi e all'indimenticabile stagione della Smorfia il momento più atteso della puntata conclusiva di «Made in Sud», che domani sera saluterà il suo pubblico eccezionalmente di lunedì, sempre su Raidue dalle 21.15 in diretta dal Centro di produzione Rai di Napoli. Per chiudere alla grande la settima stagione dello show comico Lello Arena riprorrà, per la prima volta dallo scioglimento del trio a fine anni 70, uno tra i loro sketch più amati, «La natività», coinvolgendo Ficarra e Picone, cresciuti nel mito del gruppo di Troisi, Arena ed Enzo De Caro.

Il ritorno di «La natività» avviene a quasi quarant'anni di distanza dalla versione originale del 1978, nello spettacolo «Così è (se vi piace)» e poi in tv a «Luna Park». Meglio conosciuto come »Annunciazione, annunciazione!», dal grido che un Lello Arena travestito da arcangelo Gabriele (e accompagnato dal cherubino De Caro) rivolgeva a Troisi nei panni dell'umile moglie di un pescatore per annunciarle la venuta del «figlio di Salvatore», lo sketch faceva satira sulla religione in modo ardito per l'epoca, tanto da provocare alla Smorfia una denuncia per «vilipendio alla religione di Stato», per la quale i tre comici dovettero difendersi di fronte a un giudice.

«Quella di domani sera», racconta Arena, «è una cosa semplice ma dai significati molto belli: il primo riguarda il fatto che la farò con due artisti di talento come Ficarra e Picone, partiti proprio respirando l'aria che derivava dalla Smorfia e giunti a una loro cifra artistica personale; il secondo è che collegheremo la performance a un'importante donazione benefica che annunceremo in trasmissione; il terzo è legato all'attualità dei nostri testi dell'epoca, a disposizione degli artisti delle nuove generazioni perché in grado di attraversare il tempo ben al di là di chi li interpreta. Poi, il fatto che si avvicini la ricorrenza del 4 giugno, data della morte di Massimo, mi fa pensare che sia più bello ricordarlo così, sul palco, piuttosto che con quei riti un po' funebri.

In quanto a me, riprenderò volentieri la trombetta e la spada dell'arcangelo Gabriele, convinto che oggi più che mai ciascuno di noi dovrebbe riprendere le proprie spade e trombe senza restare a guardare».Salvatore Picarra e Valentino Picone rifaranno, invece, la moglie del pescatore che fu di Troisi e il cherubino di De Caro: «Mi confronterò indegnamente», spiega il primo, «con quello che, senza paura di esagerare, considero il più grande artista italiano di tutti i tempi. Sono emozionato più che se avessi vinto un Oscar, perché per me e Valentino la Smorfia è stato il pane. Quando Lello ci ha telefonato per coinvolgerci mi sono dovuto fermare davanti al telefono, perché ho iniziato a piangere per l'emozione».

Concorda Picone: «Di Massimo ne nasce uno ogni secolo e noi siamo stati fortunati ad averlo come contemporaneo. Le emozioni che proveremo sul palco le lascio immaginare a tutti quelli che amano l'arte e la comicità vere». Soddisfatto dell'operazione anche il produttore di «Made in Sud» Nando Mormone, «anche per ricordare l'amico scomparso Massimo Borrelli».
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