Il diario di Rocco Hunt: la sveglia è suonata, qualcosa sta cambiando

Rocco Hunt, Sanremo 2016
Rocco Hunt, Sanremo 2016
di Rocco Hunt
Venerdì 12 Febbraio 2016, 20:10 - Ultimo agg. 13 Febbraio, 22:25
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Che dire? Sono arrivato quinto nella serata delle cover, davanti a gente che si chiama Patty Pravo ed Enrico Ruggeri, davanti alle giovani popstar uscite dai talent show. E Clementino è arrivato terzo. Qualcosa sta cambiando, non sarà merito del mio «Wake up», ma la sveglia sembra essere suonata: per il rap napoletano che è la scena migliore d'Italia, forse anche per il nostro Meridione che deve finalmente riprendere in mano il proprio destino.
Avevo paura di toccare un classico come «Tu vuo' fa l'americano», ma mi piaceva dire da dove comincia la genia degli americani di Napoli che arriva sino a noi, e dirlo con la sua ironia magistrale. E' andata bene, ho avuto tantissimi complimenti: Eros Ramazzotti, Gigi D'Alessio, Ciro Ferrara, Ciro Immobile. Il Mago Forrest mi ha scritto: «Tu sei un americano vero». Per Cristina D'Avena, invece, sono un cartone animato, dice che assomiglio ad Alvin: non ci avevo mai pensato, divertente.
Ma ora mi serve concentrazione, devo fare bene stasera portandomi dentro anche le emozioni delle mie prime due esibizioni
A Sanremo si balla anche nella sala stampa
L'Ariston sembrava la sagra della castagna
Quello ch'aggio fatto l'ho scoperto solo all'indomani
applaudendo ad alcuni gli è uscita la polvere dalle mani.
Wake up, guagliu'.

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