Juve Stabia in B, la gioia di Pagliuca: «La vittoria della città. Castellammare mi ha migliorato»

Emozione, ringraziamenti per tutti, l’allenatore ci tiene ad essere vicino ai “suoi” uomini

Lo staff tecnico di Pagliuca
Lo staff tecnico di Pagliuca
di Gaetano D'Onofrio
Lunedì 8 Aprile 2024, 23:51 - Ultimo agg. 9 Aprile, 11:27
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Arriva con tutto lo staff tecnico in sala stampa, Pagliuca, al termine del derby del Vigorito, che ha legittimato e sancito ufficialmente la promozione della Juve Stabia in serie B.

Emozione, ringraziamenti per tutti, l’allenatore ci tiene ad essere vicino ai “suoi” uomini: «Era giusto fossero con me tutti loro, da Amedeo (Petrazzuolo, preparatore dei portieri), a Nazzareno (Tarantino, il suo vice), passando per il prof. La Penna (il preparatore atletico), ed i suoi collaboratori (Carbone, Di Grezia, Di Capua n.d.a.). Sono stati la mia ombra, a loro devo tanto. La dedica va alla squadra, alla società, alla città di Castellammare, ai ragazzi della curva, ci hanno sostenuto dall’inizio della stagione, ci siamo presi tutti per mano, ed insieme abbiamo centrato qualcosa di unico, incredibile. Personalmente sono partiti dalle giovanili del Cecina arrivando fino ad oggi, un’annata, questa di Castellammare, che mi ha migliorato come allenatore, come persona, e che porterò sempre con me. Un grazie a mia moglie, a mio figlio Niccolò, ai miei genitori. La prima immagine al triplice fischio? I miei amici, le tante persone che sono venute a Benevento per condividere con me questo momento, credo tanto all’amicizia, e sono felicissimo».

Spesso lo ha sostituito in panchina (dieci i turni di squalifica di Pagliuca), Nazzareno Tarantino ha vinto da calciatore e da allenatore con la Juve Stabia: «Due grandi emozioni, ma diverse.

Da calciatore è bellissimo, da allenatore si soffre, sono due momenti per me indimenticabili».

 

Doppia vittoria anche per Petrazzuolo, che era allenatore dei portieri anche nel 2019 in occasione della promozione sotto la guida di Fabio Caserta: «Non avrei mai immaginato di andare allo stadio per gli allenamenti alle 8 di mattina, e restare fino a tardi. Il mister è unico, uno che ti trascina, vincere quest’anno è stato bellissimo, diverso dalle altre, sensazioni uniche da portarsi dentro».

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