Si conobbero nella sede di piazza dei Martiri, dove era la sede del Calcio Napoli negli anni '80. Vincenzo Siniscalchi, uno dei più prestigiosi penalisti napoletani, era entrato nel consiglio di amministrazione del club guidato da Corrado Ferlaino. Un gesto di amicizia nei confronti dell'ingegnere. Siniscalchi diventò il difensore del più grande calciatore al mondo in alcune vicende legate alla cocaina.
La prima riguardava le accuse di Pietro Pugliese, che dichiarò che Maradona si era fatto arrivare un pacchetto contenente droga dall'Argentina. Poi le intercettazioni telefoniche del 1991, quando Diego telefonò a Carmela Cinquegrana per chiedere cocaina e prostitute. Siniscalchi scortò il capitano del Napoli nell'ufficio della Procura a Castel Capuano e qualche giorno dopo tenne una conferenza stampa presso il Centro Paradiso a Soccavo, affiancato dal collega Luigi Ferrante. Ma non dietro a una scrivania. Salì su un tavolo negli spogliatoi, intorno giornalisti di tutto il mondo. Diego era uscito da una porta secondaria, scortato da Carlo Iuliano, il compianto capo ufficio stampa del Napoli, lucidissimo in quei giorni nella gestione di una vicenda scabrosa.
Siniscalchi si batté al fianco di Maradona anche quando venne squalificato per doping. Dopo la partita Napoli-Bari del 17 marzo 1991 erano state trovate tracce di cocaina nelle urine del Pibe. Arrivò la sospensione, però l'esperto avvocato napoletano cercò una via di uscita. «Dimostrammo in appello che la cocaina era stata assunta il giovedì e la partita si era giocata la domenica, quindi la prestazione non era stata alterata». Ma non bastò né il lavoro di Siniscalchi né la perizia dell'esperto di doping Manfred Donike, scelto come consulente.
«Vincenzo Siniscalchi è stato un avvocato molto legato al mondo del cinema e a quello del calcio. I suoi successi nel cinema sono attinenti ai dissequestri di molti film, avendo sempre difeso la libertà di espressione di autori importanti Nel calcio ha lavorato spesso per il Napoli. Nella politica è stato un deputato illuminato. Alla sua famiglia la mia vicinanza e quella di tutto il Calcio Napoli. Ciao Vincenzo» ha scritto Aurelio de Laurentiis.