Napoli centrale, rissa e bottigliate
dopo la tentata violenza sessuale

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di Andrea Ruberto

Stessa ora, il giorno dopo. Dopo il tentato stupro avvenuto mercoledì sera, nella stazione centrale di piazza Garibaldi a Napoli tutto sembra essere tornato alla normalità, con militari e polizia impegnati a presidiare l’area. L’oscurità e il cattivo odore persistono, ma non impediscono a una ragazza di passeggiare indisturbata, senza correre il rischio di subire molestie. Pochi metri più in là, però, appare ben altro scenario.
 

 


È terra di nessuno, teatro degli orrori e dell’illegalità a cielo aperto. L’odore di urina viene sostituito da quello dell’hashish bruciato all’angolo della strada. I marciapiedi, nonostante l’ora tarda, sono affollati da chi cerca di piazzare gli ultimi pezzi di merce contraffatta. Il degrado è ovunque.

Poi accade l’impensabile. Tutti iniziano a correre, pare sia scoppiata una rissa. Due ragazzi iniziano a litigare ferocemente. Uno dei due afferra improvvisamente una bottiglia e la infrange al suolo per usarla come arma. Solo l’intervento degli amici riesce a evitare la tragedia. Intanto, in lontananza, si sentono le sirene spiegate della polizia. Arrivano in quattro, due volanti e due moto. Qualcuno estrae il manganello, ma alla fine non è necessario. In fondo si tratta "solo" di un’altra notte di ordinaria follia a Napoli, una città che sembra essere ancora lontana dal potersi dire sicura.