Corsa al reddito di cittadinanza: è boom di cambi di residenza a Napoli

Corsa al reddito di cittadinanza: è boom di cambi di residenza a Napoli
di Valerio Esca
Martedì 12 Febbraio 2019, 07:00 - Ultimo agg. 13 Febbraio, 08:56
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È corsa in città ai cambi di residenza. Un escamotage per sfoltire gli stati di famiglia ed accaparrarsi il reddito di cittadinanza. Agli uffici anagrafe del Comune di Napoli si presentano tutti con la stessa richiesta: «Voglio cambiare residenza». Nessuna legge o norma dello Stato impedisce a un cittadino di migrare verso un altro appartamento, ammesso che poi avvenga davvero. Al netto dei furbetti di turno è certamente significativa la tempistica con la quale stanno fioccando nelle Municipalità del capoluogo campano le richieste di cambi di residenza, in alcuni casi raddoppiate. Difatti sono in molti a puntare alla «Rcd card», da qualcuno subito ribattezzata «yellow card (carta gialla)», anche se non tutti hanno le carte in regola. In testa agli escamotage, che potrebbero portare nelle tasche di diversi napoletani i fatidici 780 euro mensili, c'è il cambio di residenza tout-court. Basti pensare che in media, in città, i cambi effettuati sono aumentati del 20-30 per cento circa.
 
Guardando i numeri c'è poco da stare sereni. Nell'area di Chiaia-San Ferdinando-Posillipo (prima Municipalità) si contano 210 cambi di residenza soltanto a gennaio. Nello stesso mese del 2018 ce ne sono stati 194. Un incremento che potrebbe sembrare poco significativo, ma che in realtà è accompagnato da un numero che lascia poco spazio all'immaginazione. Perché 210 sono i cambi certificati, ma ce ne sono un centinaio, soltanto a Chiaia, che il Comune ha rigettato. «Le domande sono raddoppiate racconta il presidente del parlamentino Francesco de Giovanni Alcuni cittadini sono venuti a lamentarsi direttamente nel mio ufficio vedendosi respinta la richiesta di cambio di residenza. Mi sono confrontato con i funzionari dell'anagrafe e per evitare la corsa ai cambi di residenza, mi hanno spiegato che si stanno adottando controlli più serrati. In tutti i casi dove è arrivato il diniego mancava infatti il supporto documentale». Se si guarda la media dei cambi di residenza a Chiaia nel corso del 2018, si conta negli ultimi due mesi un incremento del 30 per cento. «Cercheremo anche con il supporto degli uffici e delle forze dell'ordine di contrastare il fenomeno in ogni modo» rimarca de Giovanni. A Napoli centro, in tutta la bretella della seconda Municipalità (Avvocata-Montecalvario-San Giuseppe-Porto-Mercato-Pendino), nelle ultime due settimane fa sapere il numero uno del parlamentino Francesco Chirico - rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, l'incremento tocca quota +24 per cento.

Numeri che senz'altro fanno riflettere, soprattutto se messi a confronto con altre città. Basti pensare che in tutto il Comune di Bari, nell'ultimo mese, sono arrivate 396 richieste di cambi di residenza. Le stesse che a Napoli stanno piovendo sulle singole Municipalità. Il trend è in un aumento anche nelle zone periferiche della città. Nell'ottava Municipalità, a Scampia per intenderci, a gennaio sono state registrate 17 richieste di cancellazione dallo Stato di famiglia. Nella prima settimana di febbraio se ne contano già cinque, una ogni due giorni. «Di questo passo spiega il presidente Apostolos Paipais supereremo sicuramente la cifra del 2018, sfiorando le 200 cancellazioni nel 2019. La cancellazione non è immediata e i cittadini è giusto che lo sappiano. In molti rimarca Paipais -, stanno mostrando grossa attenzione nei confronti di questa misura, mentre io ho provato a chiedere a Di Maio un incontro su temi più seri, come il lavoro. Sono due anni che aspetto una risposta. Qui a Scampia abbiamo il 70 per cento dei cittadini che è disoccupato. Sarebbe più importante parlare di queste cose, che di misure tampone». Non lontano da Scampia, ovvero a Secondigliano (settima Municipalità), la situazione è la medesima. Dagli sportelli dell'anagrafe evidenziano «un aumento del 20 per cento dei cambi di residenza», come confermato dallo stesso presidente Maurizio Moschetti. A Soccavo e Pianura «c'è la corsa alla presentazione dei nuovi modelli Isee per portarsi a casa il reddito di cittadinanza», dice il numero uno del parlamentino Lorenzo Giannalavigna. Nella zona che raccoglie maggiormente la media borghesia napoletana, Vomero-Arenella, il dato registra un aumento più contenuto delle richieste di cambi di residenza nel secondo semestre 2018: +5 per cento.

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