De Magistris inaugura il nuovo campo
di rugby con Vesuvio e Amatori

de Magistris
de Magistris
di Diego Scarpitti
Domenica 12 Maggio 2019, 09:23
3 Minuti di Lettura
Montanare della salute di Luciano Sorbillo, birra, sorrisi, sole e palla ovale. Sfrecciano sul nuovo campo di rugby ai Camaldoli, in via Comunale Guantai ad Orsolone, i vivaci bambini dai 4 ai 12 anni: ambientamento naturale e divertente nel torneo di minirugby, supervisionato da Rodolfo Antonelli, Carlo Fasano, Giuliano Testa, Marco Aiello, Riccardo «Panda» Russo e dagli altri tecnici-educatori. All’inaugurazione della nuova struttura, posta sotto l’egida delle Fiamme Oro e immersa nel verde, gestita dal presidente del Vesuvio Rugby, Francesco Salemme, in sinergia con l’Amatori Napoli, sono intervenuti il primo cittadino, Luigi de Magistris, l’assessore allo sport, Ciro Borriello, il presidente della Fir Campania, Fabrizio Senatore, il professore Franco Salierno, responsabile attività giovanile per il Sud Italia. Una giornata evolutiva per lo sport urbano: un rettangolo di gioco utile ai bambini napoletani.
 
 


«Sono molto contento del lavoro di squadra, fatto dalle associazioni e dai team di rugby. Si tratta di un messaggio forte, dato da uno sport di grande coesione, solidarietà e rispetto degli altri», spiega soddisfatto il sindaco, accolto e travolto dall’affetto dei bambini, che pretendono una foto ricordo. «Sono contento per questo territorio: soltanto qualche mese fa inaugurammo il parco a pochi metri. Si apre uno spazio importante, vicino all’area della sosta dei camper. Questa zona di collante tra centro e periferia ha dei luoghi significativi di aggregazione. Lo sport sta sempre più caratterizzando la nostra città, non solo calcio. E lo vedremo nella potenza massima a luglio con le Universiadi», ammette orgoglioso de Magistris, pensando all’approssimarsi dei Giochi. «Sarà un grande successo non solo l’evento internazionale ma quanto resterà dopo alla città, un lascito straordinario ai nostri atleti e ai più piccoli. C’è tanta voglia di sport. Sapere di avere tante attrezzature, mette Napoli ai vertici italiani per numeri, qualità e quantità».

Si generano opportunità e possibilità con il rallegramento manifesto delle famiglie. «Un altro campo di rugby per la città. Si concretizza un obiettivo, che parte da tanti anni. Non è stato facile l’iter realizzativo. E’ una vittoria dello sport e del rugby rispetto alla burocrazia. Servirà ad avviare i ragazzini alla pratica della palla ovale. Cercheremo di includere le scuole della V e VIII Municipalità, anticipa Ciro Borriello, esponente della giunta arancione. Vomero e Arenella, interessate anche Piscinola, Marianella, Chiaiano e Scampia. La città cresce nella direzione della palla ovale. «Siamo riusciti a fare questa nuova struttura. Sono ancora pochi, però, i campi disponibili: c’è bisogno di altri impianti, per insegnare ai ragazzi che il rugby è uno sport sano, che serve anche nella vita. Con gli amici dell’Amatori Napoli ci conosciamo da 30 anni e stiamo crescendo insieme. Speriamo di riuscire ad imitarli il prima possibile e nell’arco di pochi anni raggiungere vette importanti, per dimostrare che il rugby  è presente nella nostra città e insegna molto», dichiara fiducioso Francesco Salemme, presidente del Vesuvio Rugby (nelle foto di Patrizia Cerullo).

Partenariato stretto con Diego D’Orazio, presidente dell’Amatori Napoli Rugby, già qualche tempo fa, suggellato dalla conferenza a Palazzo San Giacomo con il questore di Napoli, Antonio De Jesu. «Si raccolgono i frutti di un durissimo lavoro. Testimonianza che, quando si fa sistema a Napoli tra quanti condividono il medesimo obiettivo e la stessa mission, i progetti si realizzano e si fanno anche bene. In atto una collaborazione pluriennale con gli amici del Vesuvio Rugby, le Fiamme Oro, l’Amministrazione comunale, nonostante le difficoltà burocratiche. Siamo riusciti a portare il rugby anche ai Camaldoli», ammette fiero D’Orazio. All’ombra del Vesuvio la passione del rugby aumenta in maniera esponenziale. Tra una pizza fritta e un bicchiere di birra.  
 
 
 
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA