La grande notte delle Universiadi:
al San Paolo la sfilata del mondo

La grande notte delle Universiadi: al San Paolo la sfilata del mondo
di Marco Perillo
Mercoledì 3 Luglio 2019, 21:00 - Ultimo agg. 4 Luglio, 11:15
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Napoli al centro del mondo: si accendono le luci sullo stadio San Paolo e sulla 30esima edizione delle Universiadi. Allo scoccare delle 21 è cominciato lo show firmato da Marco Balich sotto la regia di Lida Castelli che ha curato ogni singolo dettaglio dell’evento.
 

Sul prato una gigantesca lettera «U» delle Universiadi si è sovrapposta idealmente al Golfo di Napoli, mentre all’interno della lettera, e quindi del Golfo, si sono sistemati tutti gli atleti dei Giochi Universitari, idealmente «abbracciati» dal golfo e dalla città intera. I cartelli con i nomi delle nazioni partecipanti sono stati portati da migranti: «Per ricordarci - come ha detto il grande coreografo Balich - che siamo tutti migranti e parte dello stesso mondo».
Uno show che ha lasciato tutti a bocca aperta, dalla U del logo delle Universiadi, come concetto di unione, universalità e unicità, che si è accesa rappresentando due enormi braccia protese. Quindi un video countdown con i numeri della smorfia napoletana, poi, allo 0, il momento magico con l'ingresso di una sirena aerea, la sirena Partenope, interpretata dall'apneista partenopea Mariafelicia Carraturo. Partenope è avanzata con una coda argentata lunga 60 metri nello stadio che grazie a uno spettacolare gioco di luci ed effetti speciali, si è trasformata nel Golfo di Napoli, con il mare che ha invaso il terreno di gioco.
 
 

In un San Paolo rinnovato nell'aspetto e gremito come nelle migliori occasioni, in tribuna d'onore era presente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Hanno assistito alla cerimonia anche il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, Simone Valente, Pina Castiello e Carlo Sibilia, il presidente del Coni Giovanni Malagò.

Mattarella, accompagnato dalla figlia, è stato accolto al suo arrivo al San Paolo dalle autorità locali: il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, l'arcivescovo di Napoli cardinale Crescenzio Sepe, il prefetto di Napoli Carmela Pagano. Il Presidente della Repubblica, prima dell'evento, ha incontrato Noemi, la bimba di 4 anni ferita in una sparatoria lo scorso 3 maggio. L'incontro è avvenuto all'interno dello stadio San Paolo; la piccola Noemi era accompagnata dai genitori.

Sul palco, prima della sfilata degli atleti di ogni nazione, c'è stato il benevenuto del sindaco de Magistris: «Napoli è città dello sport, dei mille colori, dell'accoglienza, di pace e di amore. Viva il popolo napoletano, vi auguriamo di trascorrere giornate di emozioni nella nostra città». Il sindaco, però, durante il suo intervento è stato oggetto di qualche fischio, poi di applausi. 

Il sindaco ha quindi donato al Capo dello Stato una scultura dell'artista Lello Esposito. La scultura raffigura un vulcano con in cima un sole ed è intitolata 'Esci Sole'. L'opera è realizzata in alluminio e bronzo.
  Grande emozione quando sul campo ha sfilato la squadra dell'Argentina, accolta dai cori «Diego, Diego» in onore di Maradona. La rappresentativa sudamericana ha poi esposto una maglia numero 10 tra il boato del pubblico. Fischi molto forti, invece, nei confronti della delegazione francese. Applausi a scena aperta all'ingresso della compagine italiana.

Due omaggi a Napoli sono arrivati dalle squadre di Brasile e Uruguay.
Gli atleti del Brasile sono entrati sul terreno dii gioco del San Paolo con una divisa da cuochi e un cappello da chef di cucina mostrando la scritta «Grazie per tutto, specialmente per lo sport, la cultura e la pizza». Un omaggio a Napoli è arrivato anche dagli atleti provenienti dall'Uruguay che sono entrati in campo sostenendo uno striscione con la scritta «Tante grazie Napoli, l'Uruguay ti ama». Entrambe le squadre hanno ricevuto scroscianti applausi dal San Paolo. 

  Tra i protagonisti della cerimonia Napoli ha scelto di mettere in campo anche 40 rifugiati provenienti dall'Africa e dal Medio Oriente. I giovani hanno partecipato portando i cartelli con i nomi di alcuni Paesi durante la sfilata e aiutando il servizio d'ordine. «Sono a Napoli da qualche mese - ha raccontato Emad, un profugo siriano a Napoli da 9 mesi - è una città molto accogliente. Sono partito dalla Siria, ho vissuto per un po' in Arabia Saudita e poi dalla Sicilia sono arrivato a Napoli». I giovani frequentano la cooperativa sociale Less che si occupa di assistenza ai migranti e che è stata contattata dal comitato organizzatore proprio per coinvolgere un gruppo di immigrati nella cerimonia inaugurale.

Molto intenso il momento in cui Malika Ayane ha cantato «L'italiano» di Toto Cutugno. Emozione alle stelle per l'ingresso del Tricolore: a portarlo Bebe Vio, la pluri campionessa mondiale e paralimpica di scherma, icona di determinazione e positività. Bebe Vio ha quindi consegnato la bandiera ai corazzieri appositamente designati per l'innalzamento sul pennone del tricolore vista la presenza in tribuna del Capo dello Stato, mentre la fanfara dei Carabinieri ha eseguito l'Inno di Mameli, cantato in coro dal San Paolo (diversamente da quanto accaduto in passato in altre manifestazioni sportive).
  Subito dopo ha parlato il governatore De Luca, sommerso dai fischi che poi sono diventati applausi quando ha ricordato la piccola Noemi, ferita in piazza Nazionale. «Una bambina che la sua sfida l'ha vinta». «Oggi a Napoli hanno sfilato ragazzi di paesi in guerra ma che si trovano qui in pace». Il governatore ha ricordato che per l'evento sono «stati ristrutturati 79 impianti o realizzati ex novo in dieci mesi. Sembrava una sfida impossibile ma siamo qui».

Dopodiché il Presidente della Repubblica ha ufficialmente dichiarato aperte le Universiadi di Napoli 2019. «È con la consapevolezza che questo grande evento sportivo - ha detto il Capo dello Stato accolto dagli applausi del San Paolo - contribuirà a rafforzare i legami tra i Paesi nel mondo che dichiaro aperta la trentesima edizione delle Universiadi».

Il rapper Anastasio ha dunque intonato una sua personale versione di 
«Another brick in the wall» dei Pink Floyd. E poco dopo, con il calcio a una palla di fuoco del capitano del Napoli Lorenzo Insigne, si è acceso il braciere della 30/a Universiade. Un gioco di luci e colori suggestivo per l'accensione artificiale del braciere «ecologico». Una scelta che ha consentito un risparmio di circa 180mila euro. Gli ultimi tedofori sono stati l'olimpionico di judo Pino Maddaloni, lo schermidore Diego Occhiuzzi, la ginnasta Carlotta Ferlito ed il portiere del Napoli, Alex Meret. Gran finale con il canto di un Bocelli in forma straordinaria. 
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