Qualche settimana fa è stato annunciato l’investimento nei prossimi anni del gruppo internazionale di Rocco Forte, che trasformerà Palazzo Sirignano, alla Riviera di Chiaia, in un grande hotel cinque stelle.
Sul lungomare napoletano, molto prima, nel prossimo maggio, dovrebbe essere inaugurato il Crazy Pizza di Flavio Briatore. La pizza che costa dieci volte di più, non solo e non tanto per la qualità del prodotto in sé, ma per l’esperienza raffinatissima che vivono i turisti (turisti ‘di lusso’, ovviamente) che si recano nei locali di Briatore.
C’è poi, per una fascia meno elevata ma pur sempre interessante per capacità di spesa, il clamoroso annuncio di una prossima inaugurazione, nell’ex area Vega Tecnotubi di Torre Annunziata: si tratta del Maximall Pompeii, una cittadella del turismo, rivolta ai 4,5 milioni di visitatori degli scavi di Pompei, ai 2 milioni di fedeli che si recano al santuario, ma anche a flussi provenienti da penisola sorrentina e costiera amalfitana.
Altro che fenomeno passeggero! A Napoli il turismo è ormai una realtà. La fase di crescita non si è ancora esaurita. Non solo. La tendenza è a qualificare le strutture, a creare un’offerta per fasce medio alte, anche per vip, come nel caso di Briatore e del grande hotel di Rocco Forte.
Naturalmente, l’auspicio è che questo boom non si limiti al turismo ma, su scala metropolitana e regionale, riguardi anche l’innovazione tecnologica nelle sue varie sfaccettature e il potenziamento dell’industria manifatturiera.
*Consigliere del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano