I carabinieri della compagnia di Montecatini Terme hanno identificato e sottoposto a misure cautelari personali tre uomini gravemente indiziati per i reati di truffa aggravata in concorso e, per uno di essi, di furto in abitazione commessi in danno di un'anziana donna abitante a Pescia. Le indagini condotte dalla stazione dei carabinieri di Pescia (Pt) sono partite immediatamente quando, nello scorso mese di ottobre, una signora ultra settantenne contattava la caserma in forte stato di agitazione poiché poco prima era stata raggirata attraverso un’articolata serie di espedienti messi in atto da più persone.
La donna veniva prima contattata da un uomo qualificatosi come avvocato che avvisava la signora che suo figlio era stato arrestato dai carabinieri in quanto aveva causato un incidente stradale e non aveva i soldi per pagare i danni causati.
Una volta presentata la denuncia presso la locale stazione dei carabinieri, i militari iniziavano una articolata attività d’indagine con acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, esame dei tabulati telefonici e raccolta di informazioni testimoniali. Questa laboriosa attività permetteva di individuare i tre indagati e ricostruire il tragitto compiuto dagli stessi, che erano partiti nelle prime ore del mattino dalla Campania con un’autovettura a noleggio e raggiunto Pescia per poi far ritorno nella regione d’origine in treno.Grazie ai gravi indizi di colpevolezza raccolti dai carabinieri con la direzione della Procura della Repubblica di Pistoia, il Gip del locale Tribunale ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti indagati: per tutti l'ipotesi accusatoria è quella di truffa aggravata dal fatto di aver approfittato della condizione di minorata difesa e vulnerabilità della vittima, dovuta all’età, e per aver ingenerato nella persona il timore di un pericolo immaginario. Per uno di essi, quello che è stato individuato come colui che si è presentato all’interno dell’abitazione della vittima, vi è altresì l’ipotesi accusatoria per il reato di furto in abitazione.
Quest'ultimo è stato raggiunto dalla misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico mentre per gli altri due la misura irrogata è quella dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza con divieto di uscita notturna ed obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Due indagati sono stati rintracciati dai carabinieri di Pescia in Napoli mentre un terzo in provincia di Firenze.