Tumori, Ascierto su vaccino melanoma: «In Italia avanti con i test, dati in 3 anni»

L'oncologo del Pascale: la tabella di marcia viene rispettata

Paolo Ascierto
Paolo Ascierto
Venerdì 26 Aprile 2024, 14:07 - Ultimo agg. 14:18
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«C'è molta attesa» per i risultati che emergeranno dai test in corso sul vaccino a mRna personalizzato contro il melanoma, cioè costruito su misura per il tumore del singolo paziente. Anche il Regno Unito sta trattando i suoi primi pazienti.

«La notizia riportata in Uk» racconta «del processo di uno studio di fase 3 che adesso sta cominciando nei vari Paesi. Noi in Italia abbiamo iniziato a dicembre 2023, lo studio sta andando avanti. Nel nostro Paese ci sono 5 centri coinvolti, l'arruolamento procede e sta andando molto bene. Molti pazienti stanno partecipando e quindi contiamo di avere i risultati nel giro di 3 anni». A prospettarlo all'Adnkronos Salute è l'oncologo dell'Istituto nazionale tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli, Paolo Ascierto, direttore del Dipartimento che si occupa di tumori cutanei, immunoterapia oncologica sperimentale e terapie innovative.

«La tabella di marcia viene rispettata - fa il punto l'esperto - e probabilmente l'arruolamento si può chiudere anche prima.

Il processo verrà ulteriormente velocizzato adesso con l'aggiunta del Regno Unito, perché così avremo più pazienti e questo significa senz'altro una velocità maggiore» nella raccolta dei dati. «In Italia credo siano già stati arruolati una cinquantina di pazienti, siamo avanti e ci sono tanti altri che sono in screening, in attesa di verificare se possono entrare nello studio. La performance del nostro Paese è importante» su questo fronte. Entrando nel merito del vaccino, «si aspetta questa ulteriore novità" nel mondo dell'oncologia, ragiona lo specialista.

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«I dati dello studio di fase 2 sono molto promettenti e quindi c'è molta attesa. E se lo studio dovesse essere positivo, da un lato cambia lo standard del trattamento adiuvante» per il melanoma, «ma si apre anche la porta a ulteriori sperimentazioni per altri tipi di tumori. Già ce ne sono alcune in corso, anche queste importanti. Quindi vedremo. E' un approccio sicuramente molto interessante quello di personalizzare l'attività del sistema immunitario». 

Se alla fine del percorso sperimentale i risultati positivi saranno confermati, i costi dei futuri vaccini terapeutici personalizzati contro il cancro - primo fra tutti quello contro il melanoma, molto avanti nei trial - potrebbero diventare una nota dolente per i sistemi sanitari? «Potrebbero essere un vero problema - ammette Ascierto - Essendo un trattamento innovativo, mi aspetto un costo elevato». Ma, puntualizza, «questo sarà un problema che affronteremo successivamente. In primis vediamo di ottenere un dato di efficacia e poi discutiamo anche di questo». Le sperimentazioni sono in corso. Oggi sotto i riflettori l'avvio dei test sui primi pazienti nel Regno Unito per il vaccino personalizzato contro il melanoma. Per verificare il potenziale di questo vaccino terapeutico sperimentale, dopo intervento chirurgico e in abbinamento all'immunoterapia, in Gb si punta a reclutare almeno 60-70 pazienti in 8 centri. Anche in Italia i test sono in corso con 5 centri coinvolti. Se dovessimo guardare a un orizzonte temporale per il nodo costi, dunque, «il problema si porrebbe all'incirca fra 3 anni, cioè appena avremo i risultati», conclude Ascierto.

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