La Phonotype (la più antica casa discografica italiana) riparte con Gaza dei Train to Roots

Uscito il singolo della reggae banda sarda

La cover di Gaza dei Train to Roots
La cover di Gaza dei Train to Roots
Sabato 18 Maggio 2024, 19:42
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Riparte con i Train to Roots, i Bisca e l'impegno a favore della Palestina l'attività della storica Phonotype Records, la più antica casa discografica italiana. Oggi, 18 maggio l'etichetta napoletana pubblica Gaza, brano apripista dell'imminente ottavo album dei Train To Roots, la reggae band sarda nota in tutto il mondo grazie a vent'anni di attività in studio e in concerto. Gaza è un pezzo che ribadisce la necessità di parteggiare, di prendere una posizione netta nei confronti del massacro di civili in corso nella striscia di Gaza e non solo. Il testo è ispirato a Nanneddu Meu, una poesia di Peppino Mereu pubblicata verso la fine dell’800: un canto di protesta in cui, in forma di lettera ad un amico, Mereu denunciava lo stato di miseria e oppressione in cui versavano gli strati sociali più bassi in Sardegna. Nanneddu diventa Muhammeddu e lo scenario della miseria e del popolo oppresso si trasferisce nella Palestina del nuovo millennio. Registrato in modalità analogica presso il Roble Factory Studio, Gaza presenta sonorità elettroniche come l’utilizzo dei synth analogici e un drum pattern molto urban.


Gaza segna l'inizio della collaborazione dei Train To Roots con Phonotype: l'etichetta napoletana pubblicherà altri due singoli del gruppo a fine giugno e metà settembre, prima dell’album a inizio ottobre.

La neonata partnership tra Phonotype e Train To Roots trova terreno fertile anche nelle parole della label: “Napoli non si lascia intimidire e vuole dimostrare il suo rifiuto nei confronti del silenzio di fronte a quanto accade in Palestina. Abituati all’incontro, all’accoglienza, al dialogo, siamo convinti che il mare unisca, e anche per questo vogliamo affidare all’incontro tra Napoli e il reggae made in Sardegna dei Train To Roots il nostro messaggio”.


Phonotype Records nacque a Napoli nel 1901 con il nome Società Fonografica Italiana e acquisì l'attuale denominazione nel 1911. E' la prima casa discografica nata in Italia e tra le prime al mondo ad avere uno stabilimento autonomo per la fabbricazione di dischi. Casa discografica fondamentale nello sviluppo della cultura musicale italiana nel Novecento, Phonotype è ripartita all'insegna della pubblicazione di nuova musica ma anche di recupero di titoli antichi di uno straordinario catalogo, a rischio di oblio. Come dichiarano i nuovi soci, "Il rilancio di Phonotype è una scommessa su Napoli e su quello che questa città oggi rappresenta in una Europa lenta e dissonante. L’etichetta riparte da un patrimonio culturale unico, un catalogo immenso, più di 100 anni di musica in parte ancora da scoprire, senza però perdere il contatto con la realtà. Perché intanto Napoli continua ad evolversi e ad essere avanguardia. Ed eccoci già al futuro".

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L'immediato futuro di Phonotype sarà il prossimo singolo, anch'esso deciso, diretto e militante: il nuovo brano di una delle band storiche del postpunk italiano, i napoletani Bisca, intitolato Io sono palestinese. Uscìrà sabato 25 maggio. A seguire Pizzica minore dei Soulpalco, No More dei napoletani Blake e Failing dei Miriam In Siberia in vinile.  

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