Gianni Rivera può tornare nel calcio. Può fare anche l'allenatore. Gli piacerebbe. E l'età (ha 80 anni, ndr) non conta. Conta l'esperienza e lui ne ha da vendere come il talento. E poi ha preso il tesserino a Coverciano tre anni fa. E ora finalmente vorrebbe utilizzare. Magari a Bari. Una piazza che ha sognato il ritorno in Serie A. Una piazza che sogna ancora in grande.
E il Golden Boy come racconta alla Gazzetta dello Sport è pronto a fare sul serio: «Con un gruppo di amici imprenditori abbiamo deciso di investire nel calcio, in serie A o B.
E il ruolo di Gianni Rivera come detto non è quello di "figurina": «L’allenatore di questa squadra o comunque un ruolo tecnico. È così che penso di essere utile». E non importa se non ha mai allenato: «Penso di sapere come si fa. E l’ho fatto in campo quando giocavo». E avrebbe voluto anche farlo prima a dire il vero. «In effetti ho sbagliato, ma ero diventato vicepresidente del Milan insieme a Felice Colombo e aiutammo Capello a fare il corso per diventare allenatore, potevo farlo insieme a lui ma allora mi sentivo più dirigente. Poi sono entrato in politica per vent’anni...».
Anche se a dire il vero una proposta di allenare l'ha avuta. Da Carlo Tavecchio: «Sei anni fa mi voleva c.t. della Nazionale al posto di Giampiero Ventura dopo la mancata qualificazione al Mondiale di Russia. Ma non avevo il patentino di allenatore e allora qualcuno si oppose…». Oggi è pronto per il Bari, un domani per il Milan: «Mai dire mai...».