Benitez, a Praga turnover con giudizio

Benitez, a Praga turnover con giudizio
di Pino Taormina
Martedì 25 Novembre 2014, 23:08 - Ultimo agg. 23:22
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E per fortuna che c’è lo Sparta Praga. Oggi è già vigilia, domani è di nuovo Europa League. Partita importante in sé e che comunque capita al momento giusto: serve a ripulire i pensieri, rivolgendo lo sguardo altrove. Via le lame dal cuore, via il ricordo del doloroso pareggio col Cagliari che brucia ancora. Lontano dagli occhi la classifica: -9 dalle Juve e -6 dalla Roma. Meglio pensare all’Europa, va’. Altrimenti bisognerebbe riflettere ancora su errori e superficialità che, col senno di poi, hanno spinto la squadra di Benitez a gettare al vento un successo che sembrava in pugno.

A Castelvolturno ieri è tornato a farsi vedere Dries Mertens: la grande paura è finita, ma in Repubblica Ceca non andrà. Non c’è alcuna preoccupazione per i postumi della botta alla testa rimediata in Belgio-Galles ma c’è da fare i conti con una degenza durata 9 giorni in cui è stato praticamente fermo. Sono persino poche le possibilità di rivederlo con la Sampdoria, anche se non è escluso che almeno a Marassi possa andare in panchina. Il belga, su twitter, non ha nascosto la sua gioia per la fine dell’incubo: «È una bella sensazione essere di nuovo qui su un campo di calcio. Voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato all’ospedale di Jette e a Napoli. Adesso conta solo tornare il piu presto possibile in campo per aiutare la mia squadra». Farà il tifo da casa: in questi due giorni al suo fianco resta il preparatore atletico Saccone, con la tabella personalizzata per il recupero.

Benitez ha spiegato che l’insidia principale della trasferta di Praga è il freddo. Dovrebbe giocarsi a una temperatura intorno allo zero, in un clima che fino ad adesso non ha mai incontrato in Italia. E meno male che si va in campo alle 19 e non in serata.

Europa League, ma sembra Coppa Davis. Con lo Sparta il Napoli ha il primo match point per centrare la qualificazione ai sedicesimi di finale e il primo posto del girone. Basterà non perdere (a patto poi di vincere con lo Slovan) ma agli azzurri potrebbero anche andar bene una sconfitta con una sola rete di scarto per andare avanti in Europa. L’obiettivo è quello di ottenere il pass a Praga per evitare di arrivare con l’affanno all’ultima giornata e potersi dedicare con più libertà al campionato.

Ma per fortuna che c’è lo Sparta, così si può pensare a qualcosa di diverso, anche se poi anche nelle scelte di domani nella testa non può non esserci la gara di lunedì con la Sampdoria. La parola d’ordine di Rafa è «pensare all’Europa League». Mancherà Mertens, dunque. Albiol, Henrique e Koulibaly sono in lizza per i due ruoli di centrale difensivo. Nel turnover annunciato, spazio anche a Mesto, Britos, Jorginho e David Lopez. L’altro dubbio riguarda Higuain: il Pipita non si ferma mai e forse potrebbe tirare il fiato, ancora una volta, nella serata della coppetta. Dando spazio a Zapata. Un turnover con giudizio, insomma. Tra i convocati - visto che mancano anche Michu, Zuniga e Insigne - anche il centrocampista Antonio Romano, napoletano di Pollena Trocchia, classe ’96: Benitez lo ha già portato in panchina nella trasferta dell’11 maggio con la Sampdoria ed è andato in campo ad agosto del 2013 nell’amichevole con il Cesena. Il baby è stato anche in ritiro a Dimaro. Lorenzo Insigne lo ha ribattezzato con il soprannome di Gerrard.

Certo Benitez ci tiene, e non poco, all’Europa League: due anni fa fu lui, con il Chelsea, a infilarsi nell’albo d’oro. E in precedenza aveva alzato la stessa coppa con il Valencia. L’avventura continentale non è di quelle che cambiano le sorti economiche di una stagione. L’approdo ai sedicesimi vale appena duecentomila euro. Poi non è che vada assai meglio: 350mila la qualificazione agli ottavi, 450mila la conquista dei quarti, un milione per la semifinale. Cinque milioni a chi solleva la coppa, 2,5 la consolazione per la finalista. Insomma, non proprio un jackpot salva-stagione.

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