Mezzapesa, la forza delle storie: il regista ospite al cinema Partenio

In proiezione la sua ultima pellicola in bianco e nero

Elodie in Ti mangio il cuore
Elodie in Ti mangio il cuore
di Massimo Roca
Mercoledì 22 Novembre 2023, 08:54
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Un titolo che non lascia spazio a compromessi Ti mangio il cuore così come la scelta dei luoghi e del bianco nero. Questa sera (ore 20.30, Cinema Partenio) lo zia Social Club ospita Ti mangio il cuore ed il suo regista Pippo Mezzapesa. Una storia di passione e vendetta in un Gargano remoto arso dal sole e dall'odio ispirata alla vita di Rosa Di Fiore, prima pentita della mafia del Gargano) racconta l'amore improvviso tra Marilena (Elodie, al suo esordio come attrice) e Andrea (Francesco Patanè).

Un film che parte da lontano e che il regista pugliese aveva nel cassetto da tempo: «Il desiderio nasce nel 2007 quando sono venuto a conoscenza di questa faida sul Gargano ma soprattutto di questa donna, di questa prima pentita della mafia del Gargano, Rosy Di Fiore.

Ho cominciato a documentarmi, a studiare gli atti processuali». Un'idea troppo impegnativa produttivamente: «Come spesso accade, ho messo la storia nel cassetto. A distanza di anni mi è stato proposto in lettura il libro inchiesta di Carlo Bonini e Giuliano Foschini. Era tempo di provarci e la Indigo ha accettato la mia idea».

Un'idea che non scende a compromessi: «Volevamo restituire quella crudezza che è parte della storia e del luogo. Non andava tradita, andava sviscerata. È il racconto di una società così mescolata alla natura, al mondo animale ed alle sue leggi che ci ha fatto faticare non poco nella realizzazione tra luoghi impervi, in un contesto naturale e animale emerge plasticamente nel film. Il bianco e nero è una scelta fatta a monte per discostarci dalla rappresentazione del mondo criminale fatta fino a oggi. In questo, forse, siamo stati dei precursori. Era il modo migliore che avessi per raccontare una storia che non ha mezzi toni, che si percepisce così com'è, oppure è meglio starne lontano. Una storia in cui il male è il male, il bene è il bene. Non c'è nessuna mezza misura, come il bianco ed il nero. Un bianco e nero, peraltro, così contrastato, così feroce».

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Nel cast attori consumati (Tommaso Raglio, Riccardo Vitale, Francesco Di Leva, Michele Placido), presi dalla realtà locale e non attori. I protagonisti sono Francesco Patanè «volevo che il personaggio di Andrea fosse un angelo piovuto da un altro contesto» e la rivelazione Elodie. La pop star ha scelto Mezzapesa nonostante le tante proposte alternative per il suo esordio da attrice.
«All'inizio, la mia sembrava una follia, poi è diventata sempre più una certezza. Ci hanno creduto sia i produttori che i distributori e soprattutto Elodie. Marilena è un personaggio sfaccettato, istintivo che fa della sua presenza fisica dirompente, la sua forza, ma che ha anche grandi fragilità, grosse debolezze, a cui risponde però con una forza d'animo che la porta a fare delle scelte di vita di rottura».

Mezzapesa ritorna ospite dello Zia Lidia: «Sono realtà preziose che consentono al cinema, soprattutto a quello di più difficile fruizione, meno commerciale, di incontrare il pubblico permettendo un confronto con gli autori».
Il regista pugliese è al lavoro per la serie Avetrana - Qui non è Hollywood (prodotta da Disney) con cui conferma la sua prerogativa di raccontare l'altro Sud in cui storie periferiche hanno la forza di diventare globali. Le piattaforme sono una grande opportunità per le produzioni, ma c'è un'evidente rischio di "infodemia" con molti prodotti che possono passare senza che lascino traccia: «Il rischio c'è. Il segreto è puntare sulla forza universale delle storie, magari rinunciando a proposte più allettanti. Il pubblico pian piano si sta educando ad una visione differente, districandosi tra una proposta che cresce continuamente».
 

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