Caserta, Fabbris: «Brucellosi, ricognizione e tavolo con gli allevatori»

Le reazioni all’annuncio della nomina del commissario straordinario nazionale

Il portavoce degli allevatori Gianni Fabbris
Il portavoce degli allevatori Gianni Fabbris
di Emanuele Tirelli
Mercoledì 8 Maggio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 10:34
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«È un atto importante, per il quale ci stiamo battendo da molto tempo». Così Gianni Fabbris a nome del Coordinamento in difesa del patrimonio bufalino e della Rete Interregionale Salviamo l'allevamento di territorio sull’annuncio della nomina del commissario straordinario nazionale per contrastare la brucellosi bovina, bufalina, ovina e caprina, e la tubercolosi bovina e bufalina, arrivato durante la seduta del Consiglio dei Ministri di lunedì. E il nome che continua a circolare per questo incarico sembra essere ancora quello di Nicola D’Alterio, presidente dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise.

«Siamo pronti a dare il nostro massimo contributo e a sostenere lo sforzo di chiudere questo incubo nel più breve tempo possibile.

Il commissario avrà un primo mandato di due anni, rinnovabile per altri due. Quattro anni sono un tempo congruo per affrontare e risolvere questi problemi. E, come abbiamo sempre detto, gli allevatori sono i primi garanti perché non c’è risoluzione che possa prescindere da loro». Secondo Fabbris, che proprio dopo la seduta del Consiglio dei Ministri ha interrotto lo sciopero della fame giunto al ventesimo giorno, questa nomina «non rappresenterà un punto di arrivo ma di partenza. Serve una figura professionale, tecnica, di alto profilo, che possa entrare responsabilmente nel merito delle questioni fin da subito. Dovrà fare una ricognizione dello stato dell’arte e dei bisogni reali, e crediamo che tre mesi siano un tempo sufficiente per avanzare alla politica e al governo delle proposte per mettere in campo risorse e strumenti adeguati. Inoltre dovrà garantire la trasparenza dei dati e istituire un tavolo permanente con le parti sociali perché gli allevatori sono accanto agli animali tutti i giorni e sono imprescindibili per comprendere cosa succede in una stalla. Ma al tavolo permanente crediamo sia giusto che ci siano sia il ministro della Salute che quello dell’Agricoltura, quest’ultimo anche perché il ministero si assuma l’onere di dare delle risposte agli allevatori e alle comunità colpiti economicamente». Soddisfatto anche Adriano Noviello, allevatore casertano e presidente dell'Associazione di Tutela dell'Allevamento della Bufala Mediterranea. «È un grande risultato e una responsabilità storica per un governo che ha capito come l’allevamento abbia cambiato il suo modo di esistere da più di 20 anni». E ha aggiunto che «metteremo in campo le nostre richieste. Chi pensa di avere a che fare con allevatori non istruiti ha sbagliato i conti».

Gianpiero Zinzi si è detto «orgoglioso che la nostra battaglia al fianco degli allevatori e dell’intero comparto bufalino abbia portato, finalmente, all’unica soluzione possibile: una norma che istituisce un commissario straordinario nazionale per affrontare e superare l’emergenza brucellosi». Il deputato campano della Lega ha dichiarato che «il via libera da parte del cdm (Consiglio dei Ministri, ndr) rappresenta una vittoria per migliaia di aziende, per un intero patrimonio e per tutto il Mezzogiorno che, con questa importante decisione politica, hanno un’occasione di riscatto dopo i fallimentari piani di eradicazione previsti da Regione Campania e da De Luca. Una scelta di buonsenso che segna un nuovo percorso dove il dato scientifico si accompagna al dialogo». La senatrice dem Susanna Camusso ha invece dichiarato che «la lotta degli allevatori paga», sottolineando che «è passato più di un anno da quando il governo si era impegnato con le associazioni degli allevatori, sollecitato da una mozione parlamentare. Un’attesa segnata ancora dalla crisi e dal suo aggravarsi: abbattimenti, aziende in crisi, produzione in calo, posti di lavoro persi. Si suol dire non è mai troppo tardi, ma vorremmo sottolineare che ci sono voluti lo sciopero della fame, i presidi a Roma e a Caserta perché il governo decidesse».

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Tra i commenti anche quello della consigliera regionale indipendente Maria Muscarà: spera che la nomina del commissario possa essere «l’inizio di un cambiamento radicale nella gestione della brucellosi» e che «questo nuovo commissario possa muoversi a favore di Caserta e della Campania, e che possa salvare il comparto bufalino: sono serviti tantissimi scioperi della fame degli allevatori» «È indispensabile risolvere i problemi», ha aggiunto invece Pier Maria Saccani, direttore del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop. «Qualsiasi azione venga messa in campo per dare chiarezza a trasparenza al comparto per noi è qualcosa di positivo. Siamo sempre stati e continuiamo a essere a disposizione della filiera perché senza un grande latte e senza un grande settore zootecnico non si va da nessuna parte».

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