Caserta, liceo Giannone,
rivolta contro il 6 in condotta

liceo giannone
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di Fabrizio Arnone
Mercoledì 15 Febbraio 2017, 08:10
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CASERTA - Si riaccende la polemica al liceo classico Giannone di Caserta tra gli studenti e i genitori nei confronti della dirigente Marina Campanile e dei docenti. Motivo del contendere i provvedimenti adottati dal corpo docenti nei confronti degli alunni che, circa un mese fa, avevano manifestato assieme a tutti i loro colleghi della provincia a causa delle condizioni degli edifici scolastici che, anche soprattutto a causa della situazione finanziaria disastrosa in cui versano le casse della Provincia di Caserta, risultano tutt’ora carenti in manutenzione ordinaria e straordinaria. In quell’occasione gli studenti del Giannone decisero di astenersi dalle lezioni e di occupare per una giornata le aule dell’istituto.


La decisione non era stata concordata con la dirigenza che, in base all’attuale e vigente regolamento disciplinare interno, aveva convocato il collegio dei docenti ad horas. Riunitisi, i docenti avevano optato per la linea dura. E così che gli studenti del Giannone si sono ritrovati, alla chiusura del primo quadrimestre, con un 7, o nel peggiore dei casi addirittura un 6, in condotta. 


Il meccanismo sanzionatorio della condotta degli studenti è abbastanza complesso. Il consiglio di classe può decidere di applicare il 7 in condotta già solo per una assenza collettiva o per l’accumulo di appena 9 ritardi, considerando tra questi anche ingressi alla seconda ora ed uscite anticipate come elemento negativo ai fini della valutazione. I ragazzi che si sono ritrovati con il 6 in condotta, sono quelli che avevano accumulato o due assenze collettive, come nel caso di chi ha preso parte alla manifestazione studentesca in piazza e chi ha occupato le aule una mattina, o i ritardi ed un’assenza collettiva.
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