Il parroco e il «caffè sospeso» per i terremotati

Il parroco e il «caffè sospeso» per i terremotati
di ​Vincenzo Corniello
Martedì 6 Settembre 2016, 08:38
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Prendendo spunto dal «caffè sospeso», antica tradizione partenopea, a Caiazzo un segno formidabile di solidarietà verso i paesi colpiti dal recente sisma. Infatti, mentre a Napoli perdura la vecchia abitudine di pagare al bar, dopo aver consumato il caffè, anche una tazzina per qualcuno che potrebbe essere sprovvisto delle monete necessarie all’espresso, a Caiazzo il parroco della Cattedrale, don Antonio Di Lorenzo ha avuto l’idea di collocare nei caffè cittadini dei salvadanai per un ideale «caffè sospeso» da destinare ai paesi terremotati: chi entra per sorseggiare la bevanda, lascia qualche moneta, come per pagare un altro caffè, nelle piccole cassette poste sui banconi. «L’iniziativa ha trovato riscontro in tutti i bar del paese - spiega don Antonio - ponendo sicuramente basi solide per la colletta nazionale di domenica 18 settembre, in cui in tutte le parrocchie d’Italiaci sarà una questua destinata alla ricostruzione post terremoto». 
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