Intesa Sanpaolo: a Napoli incontri dedicati all'internazionalizzazione delle pmi

Nuove opportunità di crescita per le Pmi italiane nei 12 Paesi serviti dalle banche commerciali del Gruppo in centro e sud-est Europa e nord Africa

La sede storica del Banco di Napoli, luogo dell'incontro
La sede storica del Banco di Napoli, luogo dell'incontro
Mercoledì 17 Aprile 2024, 13:00
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Intesa Sanpaolo ha presentato alle imprese campane, calabresi e siciliane le opportunità di sviluppo internazionale offerte dal Gruppo grazie alle sinergie tra la Divisione International Subsidiary Banks (ISBD) e la Divisione Banca dei Territori, che hanno portato alla realizzazione di un programma dedicato al potenziamento del business cross-border delle midcorporate che operano nei 12 Paesi serviti dalle banche commerciali del Gruppo in Centro e Sud-Est Europa e Nord Africa.

Ambizione del programma, già attuato con successo lo scorso anno nei mercati di Slovacchia (attraverso VUB Banka), Romania (Intesa Sanpaolo Bank) e Ungheria (CIB Bank), è rafforzare il posizionamento di Intesa Sanpaolo come banca di riferimento e partner a lungo termine per le imprese, valorizzando le sinergie infragruppo a favore delle Pmi. Con il 2024 il programma si estende ad Albania, Croazia, Serbia e Slovenia per proseguire, in seguito, ad altri mercati nei quali sono presenti complessivamente oltre 2.000 gruppi industriali italiani con proprie sussidiarie nei Paesi del perimetro della rete estera ISBD.

Durante l’incontro, che si è svolto presso la storica sede napoletana della banca in via Toledo, sono state illustrate alle imprese clienti della Direzione Regionale Campania, Calabria e Sicilia le linee di finanziamento e l’offerta di prodotti e servizi dedicati all’internazionalizzazione, andando a coinvolgere Intesa Sanpaolo Bank in Albania, Privredna Banka Zagreb in Croazia, Banca Intesa Beograd in Serbia, Intesa Sanpaolo Bank in Slovenia, insieme alle Direzioni Regionali della Banca dei Territori e alla Direzione Agribusiness.

«Il sistema imprenditoriale del Mezzogiorno è da sempre fortemente orientato all’export. L’interscambio commerciale rappresenta una leva strategica per la crescita delle aziende meridionali, che grazie al network internazionale del nostro Gruppo possono ricevere un supporto ancora più specialistico in virtù della sinergia di strutture e competenze - ha spiegato Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo -.

La rete di relazioni internazionali della nostra banca assicura alle Pmi un’opportunità di sviluppo del proprio business attraverso strumenti efficaci e con un affiancamento costante sia in Italia che nei Paesi d’interesse».

Secondo la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, nel 2023 l’interscambio commerciale tra Campania e Albania, Croazia, Serbia e Slovenia ha quasi raggiunto la cifra di 560 milioni di euro. Per la Calabria l’interscambio commerciale nel 2023 è stato di quasi 42 milioni di euro. Durante lo stesso periodo, la Sicilia ha realizzato un interscambio commerciale per un valore totale di quasi 1,7 miliardi di euro. Nel 2023 la Campania ha registrato un valore delle esportazioni di 276 milioni di euro. La Croazia è stata la destinazione principale di queste esportazioni, acquistando beni per un valore di circa 98 milioni di euro. Seguono la Slovenia con 74 milioni, l’Albania con 65 milioni e la Serbia con 39 milioni.

Il settore principale nelle esportazioni campane è l’agro-alimentare e bevande, che rappresenta il 22,3% del totale. Per quanto riguarda le importazioni, la Campania ha registrato un totale di quasi 284 milioni di euro. La Slovenia è il principale Paese di provenienza, con 111 milioni, seguito dall’Albania con 77 milioni, dalla Croazia con 50 milioni e dalla Serbia con 46 milioni.

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La classifica dei settori di importazione vede posizionarsi in testa l’agro-alimentare e bevande (31% sul totale regionale, di cui il 63% di provenienza slovena), seguito da abbigliamento (11,7%, di cui il 65% dall’Albania) e metallurgia (10,3%, di cui il 60% acquistati dall’Albania). Nel 2023 la Calabria ha registrato un volume di esportazioni pari a 17,2 milioni di euro verso le quattro destinazioni. Questo flusso si è distribuito quasi equamente tra Albania, Croazia e Slovenia, ognuna delle quali ha ricevuto merci per un valore di circa 5 milioni di euro. La Serbia ha ricevuto una quota minore, pari a 726 mila euro. Il settore agro-alimentare e bevande ha guidato le esportazioni calabresi, rappresentando il 26,6% del totale. Nel 2023 la Calabria ha importato dai quattro Paesi merci per un valore di circa 24,7 milioni di euro. La Slovenia è stata la principale fonte di importazioni con 9,8 milioni di euro, seguita dall’Albania con 7,6 milioni, la Croazia con 6,2 milioni, e la Serbia con circa 1,1 milioni. L’agro-alimentare e bevande ha rappresentato il settore principale per le importazioni, costituendo il 14,4% del totale. Nel 2023 la Sicilia ha realizzato un valore delle esportazioni di quasi 1,6 miliardi di euro, posizionandosi al quarto posto in Italia, con una quota del 10,2% sul totale nazionale. Questo flusso commerciale si è articolato principalmente verso la Croazia, che ha ricevuto beni per un valore di 991 milioni di euro; seguono la Slovenia con 539 milioni, l’Albania con 56 milioni, e la Serbia con 3,5 milioni. I prodotti petroliferi raffinati hanno rappresentato il principale settore dell’export siciliano, costituendo il 96,9% del totale, di cui oltre il 63% destinato alla Croazia e il 34% alla Slovenia. Nel 2023 la Sicilia ha importato merci per un valore di circa 110 milioni di euro da Albania, Croazia, Serbia e Slovenia. La Croazia è stata la principale fonte di importazioni con 47 milioni di euro, seguita dall’Albania e dalla Slovenia con circa 25 milioni ciascuna, e dalla Serbia con i restanti 14 milioni.

L’agro-alimentare e bevande ha dominato le importazioni, rappresentando il 46,3% del totale, di cui circa la metà proveniente dalla Croazia. Tra il 2022 e il 2023 le esportazioni campane a prezzi correnti verso Albania, Croazia, Serbia e Slovenia hanno registrato un aumento dell’1,6% a prezzi correnti. Per quanto riguarda la Calabria, le esportazioni verso le quattro destinazioni hanno registrato una crescita del 25,5% rispetto al 2022. Mentre nel 2023 l’export della Sicilia ha subito una diminuzione del 35,7%.

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