La storia dell'uomo è anche amore per la propria terra, ancor di più laddove si manifesta piacevole, accogliente e rigogliosa, come senz'altro si mostravano i Campi Flegrei in epoca romana. E Baia sommersa, con le sue preziose testimonianze archeologiche conservate sul fondo del mare, è viva dimostrazione di questa meraviglia ma purtroppo anche del suo drammatico epilogo.
Fonti storiche e ricognizioni archeologiche hanno rivelato come la “pussilla Roma”, sede di villeggiatura prescelta da imperatori e aristocratici romani e oggi novella Atlantide sott’acqua, si sia lentamente ma inesorabilmente inabissata intorno al V secolo d.C. a causa del fenomeno del bradisismo discendente.
Uno sciagurato destino che l'uomo ha provato a più riprese a contrastare, purtroppo senza riuscirci, come testimonia il ritrovamento di un piano pavimentale sottoposto a quello “attuale”, un pregevole mosaico tardoantico, databile al III o IV secolo d.C., realizzato quando l’intera struttura subisce una importante ristrutturazione.
La scoperta è preziosa, grazie alle moderne tecnologie messa in campo dal gruppo Naumacos Underwater Archaeology and Technology, in collaborazione con il Pafleg. «L’identificazione di ambienti ipogei sottomarini e di strutture sepolte è tra le attività di ricerca Naumacos, in un area come Baia nel cuore dei Campi Flegrei fortemente caratterizzata da fenomeni come il bradisismo, assume rilevante importanza al fine di una corretta interpretazione degli avvenimenti passati l'identificazione dei movimenti del suolo e relativa collocazione nel tempo.
«La stretta collaborazione tra il Pafleg e Naumacos ha portato il sistema di indagini ad un elevato grado di accuratezza tale da averci consentito di rilevare la presenza di un pavimento sottoposto a quello "attuale" di circa 60 cm su cui corre una muratura che si eleva raggiungendo quasi il fondo del pavimento sovrastante. Queste informazioni risultano essere determinanti ai fini della conservazione e nel progettare quindi interventi conservativi preventivi, circa l'aspetto della ricostruzione degli eventi passati si è ad ora potuto rilevare una stretta connessione tra i pavimenti sovrapposti ed un evento bradisismico di cui si è compreso il manifestarsi, in quest' area specifica, con attività turbolente, relativamente veloci e differenti su brevi distanze».