San Giorgio a Cremano, giù l'ecomostro: megastore a via Botteghelle

L'abbattimento dopo anni di accuse. Il sindaco Zinno: «Un'opportunità di sviluppo»

L'ecomostro di San Giorgio a Cremano
L'ecomostro di San Giorgio a Cremano
di Daniele Gentile
Mercoledì 8 Maggio 2024, 06:41
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Un miraggio che diventa realtà: dopo trent’anni di polemiche, accuse e veleni, l’ecomostro di via Botteghelle è stato infatti parzialmente abbattuto. Le macerie dell’ex fabbrica di frigoriferi Iberna sono adesso l’inequivocabile segnale che la riqualificazione è davvero più vicina. Le ruspe sono entrate in azione per demolire la struttura abbandonata che sarà trasformata in un maxi centro commerciale alle porte di San Giorgio a Cremano.

Si tratta di un progetto ambizioso promosso da una cordata di imprenditori di Caserta, che ha scelto di investire nella città di Massimo Troisi per ridare nuova vita a un quartiere che per decenni ha richiesto a gran voce l’abbattimento di quell’enorme massa di cemento diroccata, ricettacolo di rifiuti di ogni sorta e rifugio per animali della peggiore specie.

In via Botteghelle ditte al lavoro senza sosta, dunque. Secondo il cronoprogramma, entro dicembre 2024 dovrebbero essere pronte le aree food e parcheggio. Subito dopo, sarà realizzato il polo commerciale.

Non solo l’ex fabbrica di frigoriferi più grande del Sud Italia è ormai un ricordo lontano, ma entro il 2024 ciò che per molti sembrava un’utopia dovrebbe diventare una realtà. Secondo le previsioni dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giorgio Zinno, che monitora da vicino i lavori, entro la fine del 2024 nell’area food del grande centro commerciale dovrebbe essere realizzato un McDrive, galleria con negozi «griffati», un supermercato e soprattutto aree verdi con giochi per bambini e un ampio parcheggio a disposizione dell’intero quartiere. Complessivamente, il progetto comporta un impegno finanziario da parte della cordata di imprenditori casertani di oltre quattro milioni di euro per l’acquisto dell’immobile (attualmente in corso di demolizione), lo smaltimento dei materiali di risulta e ovviamente la realizzazione del centro commerciale.

Il progetto è dunque tanto importante che gli imprenditori hanno chiesto all’amministrazione comunale di poter lavorare anche di notte, con la chiusura parziale di via Botteghelle per la sicurezza dei passanti. Una richiesta accolta dalla giunta municipale di Giorgio Zinno, che ha quindi permesso di terminare la demolizione dell’ex fabbrica di frigoriferi in tempi brevissimi.

Lo smaltimento

«Passare per via Botteghelle e non vedere più quella mostruosa struttura è strano, non siamo abituati – dicono i residenti -. Da giorni si lavora senza sosta, vediamo gli operai impegnati anche di notte, ma ci chiediamo tutti che fine faranno i cumuli di materiali che stanno buttando giù e se sono dannosi per la salute». Davanti al cantiere di via Botteghelle ci sono diverse decine di passanti che osservano incuriositi l’area delimitata dagli operai al lavoro.

Tra soddisfazione e qualche dubbio, dopo trent’anni vedere che l’ecomostro è ridotto a un cumulo di macerie suscita inevitabilmente emozioni. «La città è entusiasta e anche noi come amministrazione comunale non possiamo fare altro che accogliere in maniera positiva la realizzazione di un nuovo polo economico – dice il sindaco Giorgio Zinno -. Attualmente è in corso l’abbattimento della struttura, mentre gli addetti stanno già smaltendo i materiali di risulta, classificati, catalogati e smaltiti come da regolamento. L’abbattimento della struttura è quasi completo, successivamente saranno installati prefabbricati che ospiteranno il polo commerciale. Per la fine di dicembre – aggiunge – dovrebbe essere prevista l’inaugurazione dell’area food e in particolare del McDrive, che avrà accesso diretto dalla strada. Siamo certi che sarà un’opportunità di sviluppo per l’intera città, con centinaia di posti di lavoro e possibilità di un importante indotto economico».

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