Un anno di stop alla linea ferroviaria: crollo a Villa d’Elboeuf, gli atti in Procura

Un anno di stop alla linea ferroviaria: crollo a Villa d’Elboeuf, gli atti in Procura
di Maurizio Capozzo
Martedì 15 Dicembre 2015, 18:28 - Ultimo agg. 09:27
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PORTICI. La Procura acquisisce gli atti relativi al progetto di recupero di Villa d’Elboeuf. Si indaga per interruzione di pubblico servizio e omessa esecuzione dei lavori in edifici pericolanti. I magistrati dell’ufficio diretto da Giovanni Colangelo hanno inviato la polizia giudiziaria al Comune di Portici e al Genio Civile di Napoli per acquisire la documentazione relativa alla dimora storica al centro di una complicata vicenda che nel febbraio 2014, con il crollo di un muro perimetriale, portò alla chiusura della linea ferroviaria tra Napoli e Salerno.

La tratta è stata riaperta solo un anno dopo, con enormi disagi per i pendolari. E proprio da questo nasce la contestazione di interruzione di pubblico servizio. Il pm Ilaria Rivellese punta ad accertare, attraverso l’esame della documentazione tecnica reperita al Comune ed al Genio Civile, le responsabilità connesse ad eventuali omissioni nella tenuta in sicurezza del palazzo ed alla conseguente interruzione della linea ferroviaria.

Massimo riserbo intorno all’inchiesta che vedrebbe già alcune persone iscritte nel registro degli indagati ma, al momento, non trapelano ulteriori dettagli. È chiaro che il pm cerca di comprendere se poteva in qualche modo essere evitato il crollo registrato a Villa d’Elboeuf e, soprattutto, chi aveva la responsabilità di controllare che il palazzo fosse in sicurezza.
L’incidente avvenne a pochi giorni dall’immissione in possesso, da parte del giudice dell’esecuzione, della società che si era aggiudicato il bene all’asta dopo le vertenze giudiziarie sollevate dai creditori dei precedenti proprietari che intendevano realizzare appartamenti di lusso nel complesso immobiliare. Il Comune aveva tentato anche di mettere in campo iniziative finalizzate all’esercizio del diritto di prelazione previsto per legge ed acquistare la villa prima dell’aggiudicazione dell’asta. Iniziativa naufragata di fronte alle difficoltà tecnico-procedurali e, soprattutto finanziarie.
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