Ascalesi, a rischio la radioterapia dopo lo stop di uno dei macchinari

Ascalesi, a rischio la radioterapia dopo lo stop di uno dei macchinari
di Melina Chiapparino
Sabato 14 Ottobre 2017, 11:35 - Ultimo agg. 13:10
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Rischia di dover chiudere la radioterapia dell'Ascalesi. L'ospedale che si trova nel cuore di Forcella e dove sono assistiti più di 300 pazienti oncologici a settimana, è in gravi difficoltà e le problematiche che potrebbero comprometterne il funzionamento sono scritte nero su bianco in una nota che denuncia numerose anomalie. Nel documento indirizzato alla direzione sanitaria e amministrativa del presidio e sottoscritta dal responsabile dell'Unità Complessa di Radioterapia, viene richiesto un tavolo tecnico urgente con la direzione strategica aziendale che «corre il rischio di dover chiudere improvvisamente per problematiche irrisolte che non consentono il prosieguo delle attività assistenziali in sicurezza», come si legge nella nota.

Il rallentamento nell'assistenza radioterapica è cominciato piu di 10 giorni fa quando si è fermato uno dei due macchinari utilizzati nel reparto e fondamentali per l'esecuzione delle terapie. Il primo ottobre, quindi l' acceleratore Siemens Primus, questa è la tipologia dell' apparecchio per le radioterapie, è stato interdetto perché si è bloccata la porta schermata che lo compone e che già era stata segnalata in passato per il suo cattivo funzionamento. Segnalazioni a cui non è mai seguita un' adeguata manutenzione tecnica. In pratica, se prima venivano sottoposti a radioterapia 50 pazienti al giorno, adesso la platea dei pazienti si è dimezzata e le liste di attesa per i pazienti nuovi sono di un mese a differenza dei 2 giorni che normalmente si dovevano attendere. Non solo. L' apparecchio in questione, ora inutilizzabile per il guasto alla porta, doveva essere sostituito ed era stato "inserito nella programmazione tecnologica per il 2016 e per l' anno in corso" si legge sempre nella nota.

Ad aggravare la situazione c'è lo stato delle "apparecchiature della fisica sanitaria allo stremo" scrive il responsabile della Radioterapia che specifica anche "il rischio di perdere tutti i dati clinici storici degli ammalati " per altre problematiche relative al sistema software che potrebbero bloccare definitivamente la radioterapia. L' allarme lanciato da medici e infermieri è un grido d'aiuto affinché si possa riparare il guasto alla porta dell'apparecchio ma soprattutto per garantire la sopravvivenza di un reparto di eccellenza dove i pazienti non attendono più di 2 giorni per terapie vitali per la loro salute.

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