«Clima ed energia», il forum di Legambiente: «Le energie rinnovabili non generano problemi di impatto ambientale»

Il Forum presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Federico II

Il Ceo di Star Energia Mario Palma
Il Ceo di Star Energia Mario Palma
Mercoledì 22 Novembre 2023, 11:10
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Star Energia - società italiana fondata nel 2007 e specializzata nella progettazione, esecuzione e gestione di grandi impianti fotovoltaici e di sistemi di accumulo e di stoccaggio di energia elettrica - partner della V edizione del Forum Clima ed Energia 2023 è intervenuta con il suo Ceo Mario Palma nel corso del Forum organizzato venerdì 17 novembre, da Legambiente a Napoli presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli «Federico II».

«Faccio un appello a quelle Istituzioni che ancora non hanno compreso che gli impianti di Energie Rinnovabili non generano problemi di impatto ambientale e di inquinamento con le conseguenze che tutti conosciamo – ha dichiarato Mario Palma, Fondatore e Ceo di Star Energia nel corso del suo intervento – Questi impianti non sono come quelli a carbone o le raffinerie di una volta ma gli unici punti in comune che abbiamo con questo tipo di impianti sono solo l’energia elettrica di cui nessuno può fare a meno e l’indotto generato per il territorio, inteso come i benefici e il lavoro che nasce nei luoghi in cui progettiamo e costruiamo gli impianti.

Così avremo bisogno ogni giorno di nuovo personale formato e specializzato da assumere, meglio ancora se proveniente dalle zone in cui operiamo perché conosce le specificità del territorio». Nel corso del Forum si è tenuto il convegno su «Le rinnovabili in Campania» che ha permesso un approfondimento sulle tematiche legate alle nuove installazioni di impianti da fonti rinnovabili nel 2022, sulla distribuzione e diffusione delle diverse tecnologie nei 550 comuni della Campania, con un’analisi dettagliata su quanto le rinnovabili riescano a soddisfare il fabbisogno energetico regionale.

Il Forum è stato introdotto da Mariateresa Imparato, Presidente Legambiente Campania ed è stato moderato da Francesca Ferro, Direttore Legambiente Campania. Oltre a Mario Palma, al convegno sono intervenuti anche: Giuseppe Antonio Ruggiero, sindaco di Foiano di Val Fortore (BN), Sylvain Bellenger, Direttore Generale del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Giuliana Di Fiore, Docente di Diritto dell’ambiente dell’Università degli Studi di Napoli «Federico II», Cosimo D’Andrea, Ingegnere senior AzzeroC02, Angelo Grimaldi, Amministratore Consorzio Genea, Francesco Esposito, Presidente Pllc Spa e Francesca De Falco, Dirigente della Uod 500203 - Energia, efficientamento e risparmio energetico, Green Economy e Bioeconomia dell'Assessorato alle Attività Produttive della Regione Campania. Durante il convegno «Le rinnovabili in Campania», il fondatore e Ceo di Star Energia, Mario Palma, ha tenuto una presentazione dal titolo «Gli effetti socioculturali delle grandi opere». L’intervento del Ceo Mario Palma si inserisce perfettamente all’interno del Forum organizzato da Legambiente Campania e ha seguito il fil rouge dell’evento. Dopo aver indicato, da esperto e professionista del settore, le sue osservazioni raccolte sul campo sul tema cruciale della realizzazione di nuove fonti rinnovabili, ha condiviso la sua prospettiva sulla fondamentale formazione necessaria per compiere e portare a termine la transizione ecologica. Le energie rinnovabili come l’eolico e il fotovoltaico, infatti, rappresentano la fonte di energia necessaria e ineludibile del presente e del futuro.

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Aumentare notevolmente la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale è un obiettivo che si sono posti anche l’Onu e l’Unione Europea per rispondere all’esigenza di limitare e circoscrivere le conseguenze scaturite dal cambiamento climatico. Inoltre, ricorrere alle energie rinnovabili ha anche il vantaggio di ridurre il costo dell’energia per le imprese. A chiudere il convegno anche una riflessione sugli obiettivi al 2030 su scala nazionale e regionale, per capire quanto manca per poter raggiungere la quota impiantistica necessaria e sono state evidenziate, inoltre, le criticità che ancora ci sono e che rallentano la transizione energetica del territorio.

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