Il deputato del Pd si barrica nel centro di detenzione per immigrati: «Situazione indegna»

Il deputato del Pd si barrica nel centro di detenzione per immigrati: «Situazione indegna»
Domenica 22 Dicembre 2013, 18:50 - Ultimo agg. 23:21
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Stamane alle 10 ha varcato il cancello del centro d'accoglienza di Lampedusa, 24 ore dopo la visita di Matteo Renzi nella struttura di contrada Imbriacola. Khalid Chaouki, deputato del Pd, di origini marocchine, ha trovato quello che temeva. «Un luogo indegno dove sette eritrei (tra i quali una donna) sopravvissuti al naufragio dello scorso 3 ottobre in cui morirono 366 persone, sono ancora qui, e dove 6 siriani da due giorni sono in sciopero della sete e della fame».



Chaouki, 30 anni, due figli, si è barricato dentro e non ha alcuna intenzione di uscire: «Dopo le tragedie che tutto il mondo ha visto, dopo il lutto e il cordoglio, siamo ancora alle promesse - dice - ma stavolta non mi muoverò da qui finchè non sarà trovata una soluzione e i migranti saranno trasferiti; finchè l'Italia non deciderà di adeguarsi ai trattati internazionali e ripristinare la legalità».



Nel centro di Lampedusa, prosegue il deputato del Pd, «non si può restare per più di 96 ore: invece, da anni, gli ospiti vi soggiornano per mesi, in un luogo dove piove dai tetti, come è accaduto stamattina, dove i pavimenti sono allagati, i bagni non funzionano, non esiste uno spazio per la mensa».



Solo qualche giorno fa il mondo ha visto le orribili immagini, mandate in onda dal Tg2, che riprendono gruppi di migranti nudi e all'aperto, innaffiati con un compressore che spruzza una medicina anti-scabbia. Proprio su questo episodio, ieri il ministro dell'Interno Angelino Alfano aveva riferito in parlamento, sottolineando la decisione di rescindere il contratto con la cooperativa che gestisce il centro d'accoglienza. «Sono venuto qui a verificare le dichiarazioni di Alfano - dice il parlamentare democratico - e non credo che le cose stiano come le racconta il ministro. Dal 3 ottobre, data della mia ultima visita, le cose non sono mutate. Eppure, Alfano e Letta sono venuti a Lampedusa, conoscono le condizioni di questa struttura. Ho parlato con gli operatori del centro e ho capito che sono l'ultimo anello di una catena che non funziona».



A capo dell'intergruppo parlamentare sulle migrazioni, Chaouki vuole andare fino in fondo. «Trovo inammissibile - osserva - che Khalid, il siriano autore delle riprese trasmesse dal Tg2, sia ancora qui. È uno dei sei in sciopero della fame e della sete».