Patto di stabilità, c'è via libera del parlamento Ue: le nuove regole di bilancio in vigore da quest'anno

Le norme sul coordinamento delle politiche economiche e la sorveglianza sono state approvate con 367 voti a favore, 161 contrati, 69 astensioni

Patto di stabilità, c'è via libera del parlamento Ue: le nuove regole di bilancio in vigore da quest'anno
Patto di stabilità, c'è via libera del parlamento Ue: le nuove regole di bilancio in vigore da quest'anno
Martedì 23 Aprile 2024, 13:21 - Ultimo agg. 20:33
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Il Parlamento europeo ha approvato le nuove regole di bilancio che entrano in vigore da quest’anno per la preparazione delle “finanziarie” del 2025 ed erano state concordate in via preliminare con il Consiglio. Ora a quest’ultimo non resta che adottare la riforma del patto di stabilità in via formale. Le norme sul coordinamento delle politiche economiche e la sorveglianza sono state approvate con 367 voti a favore, 161 contrati, 69 astensioni. Quelle sull’attuazione della procedura per deficit eccessivo con 368 sì, 166 no, 64 astensioni; quelle sui requisiti per il quadro di bilancio degli stati Ue con 359 sì, 166 no, 61 astensioni.

Gentiloni: con Patto rinnovata fiducia per sfide future

«Siamo usciti da quattro anni straordinari per l'economia dell'Ue». «Durante tutto questo periodo è stata applicata la clausola di salvaguardia generale» che ha sospeso il vecchio Patto «dando agli Stati membri il margine di manovra di cui avevano bisogno per rispondere a questi shock.

Ora abbiamo voltato pagina su quella fase e siamo pronti ad aprire un nuovo capitolo per la governance economica nell'Ue, un capitolo che, sono convinto, ci consentirà di affrontare le nostre sfide attuali e future con rinnovata fiducia». Lo dichiara il commissario all'Economia Paolo Gentiloni, dopo l'approvazione delle nuove regole fiscali Ue. «Questo è un momento molto importante per la nostra economia» dichiara Gentiloni ricordando che il Consiglio Ue potrà ora «dare il via libera definitivo a questo pacchetto legislativo chiave nei prossimi giorni». «Questa settimana è trascorso esattamente un anno da quando la Commissione ha presentato le sue proposte per riformare la nostra governance economica, sebbene il lavoro preparatorio sia iniziato proprio all'inizio di questo mandato - aggiunge il commissario all'Economia -. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di correggere norme talmente rigide che spesso non venivano applicate. E siamo riusciti in questo obiettivo». «Come avviene dopo ogni negoziato, la riforma adottata oggi è un compromesso. Non è perfetto, in particolare fa ben poco per ridurre la complessità. Eppure è indubbiamente migliore delle regole esistenti, per quattro ragioni principali - sottolinea -In primo luogo, rafforza gli incentivi per gli investimenti pubblici, per le transizioni verde e digitale e per la difesa, e per le riforme. In secondo luogo, definisce un percorso credibile per la necessaria riduzione del debito. In terzo luogo, garantisce che gli Stati membri abbiano la responsabilità delle loro politiche fiscali, all'interno di un quadro comune europeo. In quarto luogo, dà maggiore risalto agli aspetti sociali e alle considerazioni climatiche». 

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