Arriva il primo via libera dalla Camera alla quinta riforma della prescrizione in 19 anni. I deputati, con 173 si e 79 no, approvano la proposta di legge a prima firma Pietro Pittalis (FI) dopo un passaggio in Commissione Giustizia dove è stata riscritta grazie agli emendamenti dei relatori Enrico Costa (Az) e Andrea Pellicini (FdI). Il testo, che ora deve passare al Senato, potrà essere applicato anche ai casi in corso, non solo a quelli futuri, grazie al principio del 'favor rei'. Ovvero il Principio in base al quale nessuno può essere assoggettato a una sanzione per un fatto che, secondo una legge posteriore, non costituisce più una violazione punibile.
Cosa cambia
Il documento prevede una sospensione della prescrizione di 24 mesi dopo la sentenza di condanna di primo grado e di 12 mesi dopo la conferma della condanna in Appello.
Le reazioni
Durissimo l'attacco del M5S che, con Stefania Ascari, accusa il centrodestra di "indebolire la legislazione Antimafia" e di puntare a una "giustizia classista". Bocciata l'idea Pd di monitorare l'applicazione del Pnrr sulla prescrizione che passa però come ordine del giorno. "Se questo testo diventerà legge " dicono i Dem Gianassi e Debora Serracchiani "sarà caos nei Tribunali e i processi rallenteranno inevitabilmente visto che i tempi della prescrizione dovranno essere ricalcolati a mano, fascicolo per fascicolo", non essendo stata recepita la richiesta dei presidenti delle Corti d'Appello, contenuta in una lettera a Nordio, di inserire nel progetto di legge una norma transitoria per "salvare i processi in corso".
I gruppi parlamentari hanno presentato 20 ordini del giorno, alcuni dei quali respinti come quelli che chiedevano un impegno del governo per evitare che si continuasse ad abbattere la mannaia della prescrizione su processi come quelli della strage di Viareggio o del Ponte Morandi. Piccolo scontro in aula tra Serracchiani e Delmastro, il sottosegretario esulta per l'approvazione del testo prima che questo venga votato dall'aula, "rispetti il Parlamento" è la risposta della deputata Pd. Quella appena approvata è la quinta riforma in 19 anni: dopo l'ex-Cirielli del 2005 ci sono state le leggi dei Guardasigilli Orlando del 2017, Alfonso Bonafede del 2019 e Marta Cartabia del 2021.
I precedenti
In Commissione Giustizia della Camera, poi, entro questa settimana o al massimo i primi giorni della prossima, assicura il presidente Ciro Maschio (FdI), dovrebbero essere votati due provvedimenti importanti: il testo sui fuori ruolo dei magistrati e lo schema di decreto legislativo che disciplina, tra l’altro, anche l’accesso in magistratura, puntando ad introdurre i test psico-attitudinali per la valutazione delle toghe.