Gallozzi e il porto di Salerno: «Collegati con ogni parte del mondo»

«Con Marina d'Arechi abbiamo messo sul mercato maggiore capacità di accoglienza di altissima qualità»

Agostino Gallozzi
Agostino Gallozzi
di Nico Casale
Lunedì 1 Gennaio 2024, 12:00 - Ultimo agg. 2 Gennaio, 12:33
4 Minuti di Lettura

Agostino Gallozzi, presidente di Gallozzi Group, che anno è stato il 2023 per il porto di Salerno?
«Come Salerno Container Terminal (Sct), molto positivo perché abbiamo investito tanto, sia dal punto di vista economico-finanziario, sia dell'organizzazione. Come Gallozzi Group, quindi Sct, Gf Logistic e Marina d'Arechi, nel 2023, abbiamo assunto 62 persone, mai così tante nuove figure in un solo anno. Inoltre, come Sct abbiamo messo a regime investimenti ulteriori per circa 11 milioni di euro. Il 2023 è stato un anno di investimenti in capitale umano e in mezzi meccanici, ma anche di crescita dal punto di vista dei volumi di traffico, +10% dei volumi di traffico contenitori gestiti nel porto di Salerno».

Quali riflessi dopo tanti investimenti?
«Negli ultimi cinque anni, abbiamo investito in Salerno Container Terminal 45 milioni di euro, il maggiore investimento privato realizzato nei porti dell'Italia centro-meridionale.

Se contiamo anche gli investimenti negli altri settori, negli ultimi cinque anni, abbiamo portato a regime nella città di Salerno investimenti per 130 milioni di euro in attività produttive. Attività che, nel settore mercantile, hanno portato Salerno a inserirsi fortemente nelle rotte del mondo e lo testimonia l'indice di connettività. Il risultato è fare più occupazione e radicare sul porto di Salerno attività mercantili importanti che, però, hanno bisogno, probabilmente, di un sostegno maggiore dal contesto che c'è intorno all'attività che sviluppiamo. Uno per tutto, le gallerie di Salerno Porta Ovest. Se da un lato c'è l'impegno da parte delle imprese private a investire e crescere, dall'altro dovrebbe esserci un accompagnamento da parte delle componenti istituzionali e amministrative, quindi gli enti pubblici, per prevedere la crescita e muoversi in anticipo».

Accennava all'indice di connettività del porto. Si ritiene soddisfatto?
«Molto. Lavoriamo una media di venti navi a settimana per tutte le destinazioni del mondo. Siamo riusciti a portare a Salerno, tra il 2022 e il 2023, grazie agli investimenti fatti, tutte le compagnie di navigazione. Abbiamo attualmente 32 servizi di linea. Di fatto non c'è destinazione nel mondo che non sia collegata, tramite il porto di Salerno, all'economia dell'esportazione dell'Italia centro-meridionale. Siamo attualmente il quarto porto d'Italia per indice di connettività. Il lavoro che abbiamo svolto è stato quello di diventare un elemento di traino, almeno potenziale, rispetto alla internazionalizzazione delle industrie della nostra zona. Che, poi, si ricollega allo spirito delle Zes».

La convince la Zes unica?
«Non mi convinceva la Zes a macchia di leopardo perché discriminava, in maniera casuale, un'azienda che si trovasse al di qua o al di là del perimetro della Zes. L'importante è che le Zes siano collegate alla presenza di porti che garantiscano connettività».

Forti dell'esperienza del Marina d'Arechi, come è evoluto il turismo nautico?
«Con Marina d'Arechi abbiamo messo sul mercato maggiore capacità di accoglienza di altissima qualità. È come se, nel settore della nautica, Salerno si fosse dotata, in un solo posto, di dieci alberghi a cinque stelle, che creano un distretto di qualità e di grande affermazione internazionale nell'ambito del turismo nautico. Quindi, il turismo si è evoluto perché si è radicato un turismo non soltanto di area salernitana, ma anche internazionale. C'è una percezione molto diffusa che Salerno rappresenta nella nautica da diporto una punta di eccellenza grazie a Marina d'Arechi».

Quali le sfide per il 2024?
«Come gruppo, è continuare a crescere. Tra gennaio e febbraio, apriremo una nuova sede a Rotterdam e stiamo guardando anche ad altre aree del mondo dove apriremo ulteriori sedi tra il 2024 e il 2025. Quanto al porto commerciale, contiamo di avere un'ulteriore crescita l'anno prossimo con l'acquisizione di altre compagnie di navigazione avendo messo a regime, proprio in questi giorni, un altro carro ponte che aumenta le nostre capacità di produzione nelle aree di piazzale. Prevediamo anche ulteriori assunzioni. Su Marina d'Arechi, contiamo di avere un'ulteriore affermazione nell'ambito del diporto nazionale e internazionale». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA