Scafati: Alessandro è il terzo morto sul lavoro in provincia dall'inizio dell'anno

Il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti; c'è la complicità di chi tace dinanzi alla mancanza di regole

La carrucola che ha ucciso il giovane operaio a Scafati
La carrucola che ha ucciso il giovane operaio a Scafati
di Brigida Vicinanza
Sabato 18 Maggio 2024, 06:55 - Ultimo agg. 08:11
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Quota 3 in 138 giorni del 2024. Non sono punti di un premio “fedeltà”, perché le tragedie non possono trasformarsi in un gioco. È il numero – seppur freddo – delle persone che hanno perso la propria vita sul posto lavoro da gennaio ad oggi, in provincia di Salerno.

Già tre persone che vanno ad inserirsi nella lista delle morti bianche che lasciano l’amaro in bocca ma anche la rabbia e la frustrazione sulla casella (spesso vuota) della sicurezza sui luoghi di lavoro. Ventuno anni (22 da compiere a luglio), una vita davanti: uscire di casa per svolgere le proprie mansioni di lavoro e non farvi più rientro. È’ successo ieri in pieno centro a Scafati quando il silenzio e le domande miste all’angoscia hanno fatto spazio al rumore assordante di quella lastra d’acciaio caduta da una carrucola da un’impalcatura di un palazzo dove il ragazzo stava portando avanti la sua giornata lavorativa in via Melchiade. I soccorritori giunti celermente sul posto non hanno potuto far altro che constatare il decesso (per dissanguamento) di Alessandro Panariello che risiedeva in provincia di Napoli di cui era originario.

Numeri e situazioni che fanno riflettere e fanno tenere accesa la spia dell’allarme soprattutto tra i sindacati e tra chi è impegnato nella tutela dei lavoratori in materia di sicurezza e che da tempo denuncia le condizioni a cui sono sottoposti molti operai in Italia, al sud e in particolare a Salerno e provincia: 3 morti (con quello di ieri) dal primo gennaio al 17 maggio per il 2024 che vanno a sommarsi a quelli del 2023 che – secondo i dati Inail – sarebbero 16 con un indice di incidenza sul numero degli occupati del 47,1%. Salerno e la sua provincia nel 2023 si era attestata alla posizione numero 25 sulle 84 province esaminate dalla “Vega engineering” che svolge mensilmente le statistiche sulle morti bianche. Un dato che rispetto al 2022 (quando le morti totali furono 21 con Salerno ferma alla quattordicesima posizione nella classifica delle tragedie) sembrava fare passi in avanti in un’ottica di miglioramento nel 2023. Ma l’anno in corso sembra essere cominciato invece sotto una cattiva stella. In Campania fino al 31 marzo (ultimo dato disponibile) sono già 13 le persone che hanno perso la propria vita mentre lavoravano con Salerno che tra tutte le province campane detiene la medaglia di bronzo. «Il lavoro è vita, non può essere morte o dolore».

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A dedicare un pensiero sui social al giovane è stato il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti. Le lacrime si fanno spazio tra la rabbia del mondo dei sindacati e della politica: «C'è dolore e rabbia - afferma il segretario generale Cgil Antonio Apadula - una morte che arriva con la complicità di quanti tacciono davanti all'assenza di regole precise. Lo Stato ci dica se c'è e da che parte sta». Per Gigi Vicinanza, componente nazionale della segreteria Cisal Metalmeccanici: «Ogni incidente è una sconfitta per tutta la società», mentre per Paolo Capone, leader Ugl «bisogna inasprire le sanzioni per tutti coloro che non rispettano o non fanno rispettare le norme di sicurezza pensate per tutelare il diritto al lavoro che deve anche essere diritto alla vita». Anche il mondo della politica abbraccia la famiglia del giovane Alessandro, sulla cui morte indagano i carabinieri di Scafati e del reparto territoriale di Nocera. Per il sottosegretario al Mit Tullio Ferrante: «occorre investire sempre più nella sicurezza per questo il Governo è impegnato a rafforzare i controlli e incentivare le tutele promuovendo il confronto con le parti sociali».

«La sicurezza sul lavoro dev'essere una priorità assoluta per l'intero Paese – ha dichiarato il deputato dem Piero De Luca - non possiamo più tollerare questa strage continua». Per il coordinatore di Noi Moderati Scafati, Amedeo Auriemma «occorre aumentare la prevenzione e bisogna puntare sulla formazione e i controlli rigorosi». Mancanza di regole adeguate e di rispetto di queste ultime per il segretario del Psi Enzo Maraio: «Le statistiche dell'Inail ci parlano di 1.041 morti sul lavoro nel 2023, numero insopportabile».

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