Sala Consilina, antenna 5G pericolosa per la paziente oncologica: c’è il ricorso

La scorsa settimana è stato depositato ricorso per ottenere un’ordinanza di sospensione e spostamento dell’antenna 5g la cui installazione è prevista in via Fieghi

La protesta del comitato
La protesta del comitato
di Pasquale Sorrentino
Martedì 23 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 07:37
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«L’antenna 5g non può essere installata per la presenza di una paziente oncologica e cardiopatica, occorre intervenire», è la presa di posizione di due avvocati che tutelano una donna valdianese. L’antenna è quella già al centro di numerose proteste a Sala Consilina nei mesi passati.

La scorsa settimana è stato depositato ricorso per provvedimento d’urgenza per ottenere un’ordinanza di sospensione e spostamento dell’antenna 5g la cui installazione è prevista a Sala Consilina in via Fieghi davanti all’abitazione di una persona gravemente ammalata e nei pressi di numeorse altre case, negozi e una scuola. Si tratta, nel caso della persona malata, di una portatrice di defibrillatore cardiaco.

A supporto del ricorso c’è una consulenza medico legale che spiega gli effetti a breve e lungo termine delle onde elettromagnetiche soprattutto per i malati di specifiche patologie gravi e portatori di apparecchi cardiaci con tanto di deposito di dettagliata consulenza tecnica. Il ricorso depositato dagli avvocati Massimo Puglia e Sandra Cupersito è stato proposto contro la società Inwind e Comune di Sala Consilina. Del ricorso si discuterà il 21 maggio al tribunale di Lagonegro. «È opportuno precisare - hanno rimarcato i due legali - che a salvaguardia della salute della signora, comunque per consentire l’installazione, sono stati proposti siti alternativi.

Si spera che venga salvaguardato il diritto alla salute e prevalga sulla tecnologia».

Contro l’installazione ci fu anche un consiglio comunale monotematico nel quale si era deliberato un tavolo di concertazione con la ditta e gli enti preposti per proporre una delocalizzazione in zone non urbanizzate e l’avvio immediato delle pratiche per la realizzazione di un piano antenne. Contro l’installazione è nato il Ruris, presieduto da Domenico D’Onza. Il ripetitore per la rete 5G dovrebbe sorgere a poche centinaia di metri dalla scuola di Fonti e da importanti realtà imprenditoriali. Tale antenna, con una potenza superiore ai 20 Watt, è prevista su un terreno di proprietà privata.

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Nella zona insistono, inoltre, 4 attività imprenditoriali che occupano 250 dipendenti, senza contare - sempre stando a quanto sostenuto dal Comitato - i danni sull’estetica dell’area, alterando il paesaggio e sminuendo il valore di mercato degli immobili circostanti. Sempre a Fonti, inoltre, da tempo si stanno chiedendo monitoraggi per i cattivi odori che arrivano dalla parte orientale e montana della cittadina più popolosa del Vallo di Diano.

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