Salerno, la sfida alle Europee vede scendere di nuovo in campo l'ex ministro Conte

Toto nomi e giro di consultazioni per i possibili candidati per Strasburgo

L'ex ministro Carmelo Conte
L'ex ministro Carmelo Conte
di Domenico Barbati
Domenica 5 Novembre 2023, 06:10 - Ultimo agg. 09:23
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La notizia è di quelle destinate a sconvolgere molti piani, almeno in provincia di Salerno. Che i socialisti campani fossero decisi a scendere in campo lo si sapeva già da qualche giorno, ma che le trattative in corso a Napoli e in sede nazionale ed europea andassero in porto e che Carmelo Conte potesse essere della partita, nessuno ancora lo aveva messo a fuoco con precisione. E invece pare proprio che sia così. L’ex ministro delle Aree Urbane, che alla fine degli anni ’80 e agli inizi degli anni ’90 era tra i socialisti più potenti d’Italia, raggiunto telefonicamente non smentisce.

«Ci sono trattative in corso a Napoli – dice Conte – Siamo ancora in una fase embrionale, ma ritengo che proprio in questo momento anche in Italia non si possa fare a meno della tradizione riformista dei socialisti italiani e dei valori che essi rappresentano. Banalmente riduciamo tutto alle candidature, ma questo è uno dei tanti mali della politica italiana attuale. In Campania, ma anche in Calabria, in Puglia, i socialisti hanno rappresentato e rappresentano una pagina importante delle conquiste democratiche della nostra Nazione e i Socialisti Europei tutto questo lo sanno molto bene. È chiaro che un discorso di socialismo europeo dovrà passare necessariamente da un confronto con il Pd ma noi siamo determinati ad andare fino in fondo».

I socialisti salernitani di antica tradizione sono avvertiti: il vecchio leone torna a ruggire. Colui che in provincia relegò all’opposizione la Dc stringendo un’alleanza strategica con il Pci prima e il Pds dopo, già allora governato a Salerno da Vincenzo De Luca, conserva una visione chiara della politica.

Il padre della primavera salernitana, che lanciò a sindaco il socialista Vincenzo Giordano, potrebbe tornare in campagna elettorale. All’epoca tra i suoi fedelissimi c’era anche l’attuale sindaco Vincenzo Napoli.

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Ma la corsa alle candidature non si ferma a quanto accade nel movimentato arcipelago di sinistra. Dopo qualche giorno di riflessione l’industriale conserviero Nobile Di Leo afferma che non sarà della partita. Nessuna candidatura in Forza Italia per Strasburgo, nonostante l’innegabile rapporto di amicizia con il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani più volte ospite dell’imprenditore di Castel San Giorgio. E per un industriale conserviero che declina la candidatura, anche un altro conserviero, più politico del primo, smentisce sul nascere le voci di un suo impegno.

Pasquale D’Acunzi, che molti davano per candidato con il centrodestra nega. «Sono stato già candidato nel 2014 – dice - raccolsi quasi trentamila voti. Non ho alcuna intenzione di ripetere l’esperienza». Salernitane in Forza Italia restano quindi candidate solo le due donne uscenti, Isabella Adinolfi e Lucia Vuolo. Fratelli d’Italia che cinque anni fa nel collegio elesse solo Giorgia Meloni che poi lasciò il posto al secondo, che era Raffaele Fitto, sceglierà invece le candidature preferendo pezzi da novanta napoletani. Sulla città partenopea Cirielli punta per una sua eventuale candidatura a governatore della Campania. Rafforzarsi su Napoli significherebbe puntellare una vittoria e il viceministro degli Esteri lo sa molto bene. Oltre alle due forziste uscenti, l’altra candidatura certa appare quella di Gigi Casciello con Azione, mentre per Italia Viva molto dipenderà dalle scelte strategiche di De Luca che avrà il candidato in casa. La candidatura renziana del casertano Nicola Caputo, suo assessore regionale all’Agricoltura, gli permetterebbe di far pesare alla segretaria nazionale del Pd il suo ruolo in Campania contro la dirigenza del partito a lui ostile. Un gioco delle parti di cui Renzi, che si sbraccia in complimenti per il governatore, ha già intuito di poter approfittare.

Nell’attesa quindi di assistere agli sviluppi delle trattative, le candidature alle Europee nel salernitano rischiano di essere fagocitate dalle strategie elettorali per le elezioni regionali e in alcune zone della provincia anche dalle comunali. Insieme alle Europee, infatti, nel salernitano si voterà anche in due grandi comuni: Sarno e Nocera Superiore. Le alleanze e gli accordi non c’è dubbio incideranno anche sulla scelta dei futuri sindaci.

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