SALERNO - È stato un malore, probabilmente un infarto, la causa della morte di Federico Arcamone, il 32enne di Coperchia, morto due giorni fa a Praga. A chiarirlo saranno gli esami medici ai quali la salma del ragazzo sarà sottoposta in queste ore dai medici dell’ospedale della capitale ceca dove è stato trasportato subito dopo il suo rinvenimento, all’interno della vasca da bagno del suo appartamento.
Lì lo ha ritrovato la polizia allertata dai colleghi di lavoro della Exxon Mobil, un’azienda petrolifera del gruppo Esso, che non vedendolo arrivare al lavoro giovedì mattina prima hanno cercato di rintracciarlo al telefono senza però, purtroppo, ottenere risposte.
A scoperta avvenuta sono stati chiamati i soccorsi che hanno trasportato la salma nel più vicino ospedale.
Nel tardo pomeriggio di giovedì è arrivata la telefonata ai familiari, a Coperchia e al fratello Giacomo che, prima di trasferirsi un mese fa a Parma - per la precisione a Colorno, per seguire un corso dell’Alma, la scuola internazionale di cucina fondata e guidata dallo chef Gualtiero Marchesi – aveva a sua volta lavorato per molti anni nella stessa azienda del fratello. Ieri mattina papà Leopoldo e il fratello si sono messi immediatamente in viaggio verso la Repubblica Ceca, dove ora dovranno seguire tutte le procedure burocratiche necessarie per il rilascio e il successivo rimpatrio della salma.