Salerno, strigliata di De Luca al Comune: «Strade? Sembrano cimiteri, raddoppiate l’illuminazione»

Il governatore bocca i nuovi led. E aggiunge: «Chi dice di vendere case è un truffatore»

De Luca all'ospedale Fucito di Mercato San Severino
De Luca all'ospedale Fucito di Mercato San Severino
di Nico Casale
Giovedì 9 Maggio 2024, 04:55 - Ultimo agg. 08:34
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Boccia in parte la nuova illuminazione pubblica in città e rivendica le scelte fatte in tema di turismo, in particolare per l’attracco delle navi da crociera alla Stazione marittima, ribadendo la necessità di avere sempre più «cultura dell’accoglienza».

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, parla di Salerno e lo fa, ieri, a margine dell’attivazione di una tac di ultima generazione al presidio ospedaliero Fucito di Mercato San Severino, che rientra nell’azienda ospedaliero-universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.

Con la prossima apertura dell’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, «si apre una bella stagione un po’ per tutta Italia, per la regione, per Salerno», sostiene il governatore, rilevando che «cominciamo a vedere, per la verità già da un po’ di tempo, i cortei di turisti con le bandierine alzate».

Un fatto che «deve impegnare sempre di più la città ad avere cultura dell’accoglienza, ad avere un ambiente gradevole e pulito». Per De Luca bisogna «migliorare la pubblica illuminazione».

E spiega: «Ho visto che si sta facendo il lavoro per il risparmio energetico. Ma, alcune strade sembrano dei cimiteri, a cominciare dal lungomare. Quindi, l’illuminazione va raddoppiata in alcuni punti. In alcuni punti, come cittadella giudiziaria e via Settimio Mobilio, va bene. In altri punti, va male. Quindi, ho sollecitato già l’Amministrazione a concordare con l’impresa il raddoppio dell’illuminazione perché non va bene».

De Luca, poi, nel ricordare l’area «a fianco al Grand Hotel dove c’è un parcheggio che è per metà recintata», sottolinea che quella «è un’area che è stata venduta dal Comune per realizzare alberghi. La destinazione di quell’area è alberghiera e basta». «Ne approfitto per informare i nostri concittadini - chiarisce - che se qualcuno cerca di vendere sulla carta appartamenti privati è un delinquente, un truffatore».

L’ex sindaco evidenzia che «siamo in carenza di strutture alberghiere» a Salerno e che «bisogna contrastare questa spinta a realizzare bed and breakfast in tutti i centri delle nostre città. I centri storici si stanno desertificando».

De Luca è convinto del fatto che il turismo sia «una grande carta» e, dunque, rivendica le scelte fatte nel capoluogo: «Ricordate quando stavamo realizzando piazza della Libertà e il Crescent e io dicevo che avremmo avuto le navi da crociera che erano più alte del Crescent? Adesso, le vedete, sono più alte ed è un bello spettacolo».

Dopo il taglio del nastro della nuova tac al Fucito di Mercato San Severino, il presidente della Regione affida a un post social alcune spiegazioni tecniche dell'innovativa strumentazione che consente, «anche grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale, di ottenere immagini cliniche di qualità elevata e migliorare così la diagnosi soprattutto per patologie oncologiche, vascolari, pneumologiche ed urologiche».

«La nuova tecnologia - aggiunge De Luca - permette di ridurre al livello più basso possibile, fino all’80%, la dose di radiazioni al paziente, mantenendo lo stesso livello di efficacia nell’esame. È davvero un salto in avanti importante nel miglioramento della qualità dell’assistenza di questa struttura ospedaliera che si conferma un’eccellenza nei reparti di patologia molecolare e genomica medica per la diagnosi precoce di malattie tumorali eredo-familiari oltre che per l’endoscopia digestiva e il trattamento delle patologie del pancreas».

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Per il direttore generale dell’Aou Ruggi, Vincenzo D’Amato, «il Fucito sta crescendo tantissimo. In attrezzature abbiamo innovato molto in tutta l’azienda, anche nei presidi periferici. E la Radiologia del Fucito ha avuto una nuova tac e altre attrezzature». Inoltre, «qualche giorno fa, abbiamo riattivato dal Da Procida al Fucito il laboratorio di Genomica medica, la cui esperienza non volevamo assolutamente perdere» e «abbiamo un’Allergologia che ha una visibilità che va oltre i confini della Valle dell’Irno». Poi, «c’è la Gastroenterologia che lavora alla grande ed è centro di riferimento regionale».

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