Mercato San Severino, studenti intossicati durante la gita in Toscana: «Una disavventura, sono a riposo con la febbre»

Coinvolti nove ragazzi dell'istituto Virgilio, parla la preside. I proprietari dell'hotel di Montecatini: "Secondo le analisi Asl, i disturbi non sono stati causati dalla nostra cena"

L'istituto Virgilio di Mercato San Severino
L'istituto Virgilio di Mercato San Severino
di Gianluca Sollazzo
Mercoledì 17 Aprile 2024, 04:30 - Ultimo agg. 12:50
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È salito a nove il numero degli studenti salernitani che hanno accusato problemi gastro intestinali in quella che doveva essere una gita spensierata di fine anno in Toscana.

La scolaresca coinvolta nella spiacevole e sfortunata vicenda è iscritta all’Istituto superiore Publio Virgilio Marone di Mercato San Severino, una delle scuole più popolose della Valle dell’Irno che conta ben 59 classi iscritte. I ragazzi in gita tra Montecatini e Firenze sono appena 50 e risultano iscritti agli indirizzi del liceo scientifico e scienze applicate.

«Si tratta di una spiacevole disavventura ma la scuola, nell’ambito delle sue competenze, ha messo a disposizione tutto il possibile in termini di assistenza e informazione alle famiglie che erano ovviamente preoccupate»: sottolinea al Mattino la dirigente scolastica dell’istituto Virgilio Marone, Luigia Trivisone, che ha seguito costantemente l’evoluzione della vicenda. I fatti. Dopo i tre studenti alloggiati in un noto albergo di Montecatini - il Nizza & Suisse - che il 15 aprile avevano accusato sintomi di nausea e vomito insieme alla docente accompagnatrice, al punto da costringere il personale medico del 118 al trasferimento all’ospedale di Pescia, ieri il numero dei ragazzi con problemi gastrici è salito a dieci. L’ultimo studente che ha accusato uno stato di malessere è stato accompagnato ieri mattina presso l’ospedale di Firenze mentre la comitiva era in gita nel capoluogo toscano.

«I fatti sono in corso di accertamento – dichiara la preside Trivisone - nove ragazzi hanno accusato negli ultimi due giorni un malessere, una prima parte si è sentita male in albergo a Montecatini nelle ore della mattinata insieme ad una docente, poi altri tre ragazzi hanno accusato gli stessi sintomi e sono andati in un ospedale vicino». Ma i problemi di nausea e vomito hanno poi interessato altri ragazzi nella giornata di ieri a Firenze. «Altri tre studenti hanno avuto gli stessi problemi, l’ultimo caso ha riguardato un ragazzo accompagnato in ospedale a Firenze», aggiunge la dirigente. Ma la dirigente rassicura le famiglie: «I ragazzi in gita adesso sono nei rispettivi alberghi con qualche linea di febbre curati con la tachipirina, hanno mangiato in bianco, pane e olio, ringrazio l’agenzia di viaggio che si è messa prontamente a disposizione e le autorità sanitarie», aggiunge la dirigente.

Ma cosa dicono i primi referti dei sanitari? A dirlo la stessa preside.

«Per tutti i ragazzi con problemi di nausea e vomito nei referti dei medici si parla chiaramente di gastroenterite virale – dice la preside – non escludiamo che possa essere circolato anche un ceppo virale. Mentre per la professoressa accompagnatrice, che ha bisogno di tempi di recupero più lunghi rispetto ai ragazzi, si parla nel referto medico di una chiara intossicazione». Per la Trivisone «si è trattata di una spiacevole disavventura, ma qualsiasi accertamento ulteriore competerà alle autorità preposte». Dallo stesso albergo di Montecatini sono uscite con problemi gastrici altre scolaresche. Si tratta dello stesso hotel dove lo scorso 5 aprile un altro gruppo, tra minori a adulti in totale una cinquantina di persone, sempre in gita scolastica, accusò gli stessi sintomi.

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«Non sono stati evidenziati dalle analisi eseguite dalla Asl batteri che possano essere colpevoli di quanto accaduto ed è quindi evidente che la causa non è riconducibile alla nostra gestione»: lo scrive, in una nota, la famiglia Guelfi, proprietaria dell’hotel Nizza & Suisse. Oggi sono state consegnate alla famiglia Guelfi i risultati delle analisi relative al primo episodio del 5 aprile e, riporta un comunicato della proprietà, «le analisi ufficiali Asl sono state effettuate su tutto quanto assemblato, cucinato e servito dalla nostra struttura nell’ambito di quella specifica cena, oltre che in relazione ai nostri locali. Tutto si presenta conforme ai criteri previsti dal Reg. Ce 2073/2005 e successive modifiche e integrazioni». «Non siamo medici e neppure infettivologi», ma, ipotizza la famiglia Guelfi, «voci da più parti ci spingono a indicare nel Norovirus il colpevole».

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