Il producer VTR racconta il successo di «Addo Staje»: «Il singolo è in top 20 su Spotify»

«Sto seguendo Le-one dal punto di vista della produzione, abbiamo già messo qualcosa a termine. Lui è un talento incredibile»

VTR
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di Chiara Valva
Giovedì 2 Maggio 2024, 12:46
5 Minuti di Lettura

Vittorio Romano, in arte VTR, è un producer musicale salernitano. Classe 1997, ha iniziato il suo percorso artistico nel 2020 ed ha già prodotto singoli che vantano milioni di streaming su Spotify, collaborando con artisti noti come il rapper Peppe Soks e tanti altri. Ha recentemente scalato le classifiche italiane con il singolo in collaborazione con il rapper Le-OneAddo Staje”, remix di RIDE IT. Il singolo già virale su Tiktok ha conquistato Spotify, collocandosi nella top 20 della classifica italiana della piattaforma.

Come nasce la sua passione per la musica e cosa l'ha spinta ha diventare un producer?

«La musica ha permeato la mia esistenza fin da piccolo, mio padre desiderava io suonassi la chitarra e mi ha sempre incoraggiato ad intraprendere lo studio dello strumento. Ho imparato a suonare la chitarra da autodidatta, studiando tramite dei video su Youtube. È così che mi sono approcciato alla musica in termini materiali. Mi ha influenzato la passione dei miei genitori per la musica, in tal senso un posto speciale lo occupa Grease, film che i miei mi hanno fatto vedere un’infinità di volte. La soundtrack di Grease mi ha sempre affascinato ed ha influenzato significativamente i miei gusti musicali».

Qual è stato il momento che l’ha spinta ad iniziare a produrre?

«Durante il lockdown del 2020 mi sono appassionato alla messa in pratica al computer, cioè alla produzione digitale.

Il primo genere su cui mi sono fiondato è quello elettronico, la dance, con cui ho sempre avuto un legame molto forte dato che sono coinvolto nell’organizzazione di serate in discoteca da quando ho 15 anni».

Da quando ha iniziato la sua carriera da producer, ha messo da parte la chitarra?

«La chitarra la inserisco in determinati tipi di produzione che vanno più sul pop, sul genere radio. Da quando ho iniziato a produrre ho imparato a suonare anche il pianoforte, è andato di pari passo con la produzione. Attualmente inserisco il pianoforte in tutte le produzioni, mentre la chitarra non fa parte costantemente delle mie produzioni».

Com’è iniziata la sua carriera nella produzione musicale e qual è stato il punto di svolta?

«Ho iniziato a collaborare con il management campano Arms Empire, siamo entrati in simbiosi ed abbiamo dato vita ad un progetto che riguardasse la dance, l’urban e il pop. Il primo singolo “Sul ij e te” con il rapper O’Tsunami è stato pubblicato il 10 giugno 2022, ha subito raggiunto 1 milione di views e mi ha posto in una posizione di rilievo rispetto ad un emergente qualunque. Da lì le esigenze artistiche aumentavano ed ho ampliato il mio studio di registrazione Icon Lab, iniziando ad essere più professionale anche dal punto di vista della strumentazione».

Secondo lei, cosa ha incuriosito il pubblico?

«Ciò che ha attirato molto su Spotify è stata la produzione di un singolo musicale che accorpasse la dance al rap napoletano, inoltre c’è stato anche un gran lavoro a livello comunicativo di Arms Empire. “Sul ij e te” è un singolo dance, cantato da O Tsunami che è un rapper».

Dopo il singolo come è proseguito il suo percorso artistico?

«Per qualche mese ho affiancato come dj il rapper Peppe Soks. Sono passato dal creare eventi commerciali in discoteca, al prendere parte all’organizzazione di un format di eventi urban-trap il “Culture”. Ho anche realizzato un singolo con Peppe Soks, insieme a Wako, un’artista milanese molto in gamba. Al Format “Culture” prendo parte come organizzatore e non come dj».

In questo momento c’è qualche artista emergente che considera valido?

«Sono molto attivo nel monitorare la scena emergente salernitana e non, di recente ho trovato interessante Peter Napo, artista salernitano classe 2002. Peter rappa e canta, si è trasferito a Milano e si sta solidificando lì. Sono immerso a pieno nel suo progetto, non solo da un punto di vista musicale».

Ha in mente anche progetti di tipo manageriali?

«Sì, mi piacerebbe ambire anche ad altri ruoli, tipo manager, direttore artistico. In un certo senso sto già svolgendo il ruolo di direttore artistico, ho un team di produzione e se ho un’idea mi piace dirigerla e non realizzarla io in prima persona. Ciò che mi spinge oltre la passione per la musica, è il fascino dell’imprenditoria, difatti mi sto interfacciando sul settore immobiliare allocando appartamenti su Booking. L’ambizione è una caratteristica che mi ha sempre contraddistinto».

Com'è nata con la collaborazione con Le-one?

«Leone aveva spaccato Tiktok con “Addo Staje” il remix di RIDE IT. I ragazzi che lo seguono mi hanno proposto di produrre questo suo progetto. Si tratta di un prodotto che mi è caduto in mano già virale, penso di avergli dato solo quella professionalità affinchè se la senta un big pensa che il sound regga».

Si aspettava il successo che ha raggiunto la canzone?

«Inizialmente io pensavo potesse raggiungere massimo due milioni di streaming, invece è esploso in classifica italiana, attualmente siamo in top 20 su Spotify ed in top 5 su Tiktok».

Ha in cantiere nuovi progetti musicali con Le-one?

«Stiamo lavorando insieme, lo sto seguendo sotto il punto di vista della produzione. Abbiamo già messo qualcosa a termine. Lui è un talento incredibile, è capace di far suonare tutto bene con la sua voce».

Sui social sono apparse delle sue foto in studio insieme a Livio Cori, collaborazione in vista?

«Sì, ci siamo conosciuti da poco ed è passato a trovarmi. È un’artista incredibile a 360 gradi, capace di suonare sia piano che chitarra. Abbiamo preparato qualcosa che potrebbe uscire presto».

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