Napoli-Fiorentina, un'esplosione di felicità: ecco gli eroi dello scudetto

In cinquantamila al Maradona, altre migliaia fuori

La festa allo stadio Maradona
La festa allo stadio Maradona
di Roberto Ventre
Domenica 7 Maggio 2023, 00:00 - Ultimo agg. 8 Maggio, 09:29
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L’abbraccio di Napoli ai campioni d’Italia, il popolo azzurro rende omaggio a Spalletti e ai suoi supereroi: il Maradona sarà pienissimo e tutto colorato d’azzurro, la festa allo stadio e fuori dell’impianto di Fuorigrotta. Un’altra giornata che resterà per sempre impressa nella mente dei tifosi napoletani e ancora una volta contro la Fiorentina, come 36 anni fa: il 10 maggio 1987 contro i viola il Napoli di Ottavio Bianchi vinse il primo scudetto, oggi quello di Luciano Spalletti festeggerà davanti alla propria gente il terzo tricolore della storia azzurra vinto aritmeticamente con il pari di Udine.

Da Maradona, Giordano, Bagni, De Napoli, Garella e gli altri grandi protagonisti di quella squadra mitica a questa con Osimhen, Kvaratskhelia, Lobotka, Kim e di tutti gli altri straordinari interpreti in maglia azzurra di una formazione altrettanto mitica: quell’1-1 contro la Fiorentina, con i gol di Andrea Carnevale e di Roberto Baggio, fece esplodere la gioia di Napoli, oggi sarà la consacrazione degli azzurri campioni d’Italia. Una grande festa che comincerà molto prima del fischio d’inizio e finirà in un’altra lunga serata colorata d’azzurro con la celebrazione all’interno dello stadio del Napoli tricolore che comincerà alle 20. 

Tornelli allo stadio aperti alle 15, la marea azzurra si muoverà in direzione Fuorigrotta già prima, la raccomandazione del club è di recarsi con largo anticipo allo stadio per espletare le procedure d’ingresso: il “Maradona” è sold out, tutto esaurito, oltre 50mila tifosi per quello che dovrebbe essere il nuovo record di spettatori stagionale.

E un’altra marea azzurra si riverserà all’esterno dello stadio per applaudire la squadra all’arrivo in pullman: la zona non è off limits, niente varchi per il blocco del traffico in città. Il dispositivo in vigore nel quadrante di Fuorigrotta sarà quello generalmente previsto in occasione delle gare casalinghe del Napoli con una particolare attenzione alla sosta che sarà in larga parte vietata e con il ricorso alla rimozione con 20 carri attrezzi che saranno operativi per l’intera giornata. Verrà rafforzato il servizio d’ordine e ci saranno maggiori controlli e più posti di blocco all’esterno dello stadio e saranno potenziati i trasporti. 

Al “Maradona” il colpo d’occhio sarà straordinario, ancora più bello di quello di domenica scorsa in occasione del derby contro la Salernitana. I tifosi stanno già festeggiando da giovedì sera e oggi allo stadio non ci sarà l’ansia del risultato ma solo la voglia di liberare tutta la gioia per festeggiare il Napoli tornato campione d’Italia dopo 33 anni. Uno stadio tutto color Napoli, tutti ma proprio tutti con qualcosa di azzurro: bandiere, sciarpe, maglie celebrative per la vittoria del terzo scudetto, quelle degli eroi di questa stagione e di quelle del passato a cominciare dalla 10 che fu di Maradona. E poi tante coreografie, a cominciare della due curve: cartoncini azzurri e bandierine a coprire interamente i settori dello stadio e tante altre idee per una scenografia che si preannuncia da favola.  

 

Una città in festa prolungata e pienissima di turisti. Ieri si è ripetuto il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro: lo ha annunciato l’arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, ai fedeli riuniti nel Duomo e poi è cominciata la processione dei 17 busti reliquiari dei Santi compatroni che hanno accompagnato il busto di San Gennaro verso la chiesa di Santa Chiara. L’arcivescovo Battaglia nel corso dell’omelia ha detto: «Forza Napoli, mentre gioisci per la vittoria della tua squadra, progetta e sogna vittorie più ampie, quelle che restano non solo nella storia dello sport ma che segnano rivoluzioni pacifiche nella storia di un popolo, insegnando all’intero mondo che sei molto di più dei pregiudizi con cui ti etichettano».

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Al “Maradona” in occasione della partita contro la Fiorentina ci sarà il primo vero abbraccio agli azzurri a Napoli, dopo quello a Udine alla Dacia Arena e poi all’esterno dell’albergo «Là di Moret» dove la squadra di Spalletti ha vissuto la vigilia e il post partita contro l’Udinese. E da qui alla fine sarà sempre festa, sia nelle altre due trasferte in calendario con Monza e Bologna che nelle ultime due partite in casa con l’Inter e la Sampdoria, l’ultima in assoluto in cui è prevista la celebrazione al Napoli da parte della Lega serie A con capitan Di Lorenzo che potrà alzare al cielo la coppa prevista per i campioni d’Italia.

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