Airola, «rifiuti non autorizzati e costruzioni abusive»: scatta il sequestro dell'impianto

Blitz dei carabinieri del Noe

Militari durante un blitz
Militari durante un blitz
Martedì 30 Aprile 2024, 19:56
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I carabinieri del Noe di Napoli, su disposizione del gip presso il tribunale di Benevento, hanno fatto scattare il sequestro preventivo dell'intero impianto di trattamento rifiuti urbani e speciali non pericolosi, gestito dalla società Eco Energy, con sede nella zona industriale di Airola. L'impianto, di fatto, è autorizzato alla gestione e al trattamento di rifiuti provenienti da tre comuni nonché da stabilimenti industriali ed è autorizzato anche alla produzione di materia prima seconda, ovvero materiale recuperato dal trattamento dei rifiuti e gestito attraverso vari Consorzi. Nel corso dei controlli, svolti in collaborazione con il personale dell'Arpac di Napoli, i militari del reparto speciale dell'Arma hanno accertato più violazioni di natura penale, che vanno dall'illecita gestione di rifiuti allo scarico abusivo, nonché varie violazioni alle prescrizioni contenute nell'atto autorizzativo.

In particolare, sono stati notati ingenti quantitativi di rifiuti, di varia natura, stoccati in difformità al layout aziendale, sia all'interno di un capannone di circa 5.000 metri quadrati che nelle pertinenze esterne in aree non destinate a tale scopo, impedendo di fatto, in alcuni casi, anche la viabilità interna e comunque, date le altezze dei cumuli, creando pericolo per l'incolumità dei lavoratori.

Lo stoccaggio dei rifiuti nell'area esterna avveniva, secondo la ricostruzione, senza idonea separazione e protezione. La giacenza stimata sarebbe risultata essere 64 volte superiore al limite giornaliero consentito. Inoltre, un capannone adiacente e direttamente collegato all'impianto, di circa 2mila metri quadri, utilizzato per lo stoccaggio dei rifiuti, è risultato totalmente abusivo. Riscontrata anche l'assenza di presidi antincendio e dispositivi antincendio, nonché di spazi di manovra per i mezzi di soccorso. La società, infine, dal gennaio 2022, risulta in amministrazione giudiziaria in seguito al sequestro preventivo emesso dal tribunale di Benevento per l'ipotesi di riciclaggio.

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