Metropolitana di Napoli, la Linea 6 apre a luglio: «Svolta dopo trent’anni»

La tratta si estende per 5,5 chilometri scambio con la linea 1 a piazza Municipio

L'interno della stazione di San Pasquale
L'interno della stazione di San Pasquale
di Gennaro Di Biase
Sabato 4 Maggio 2024, 23:35 - Ultimo agg. 6 Maggio, 20:15
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Il trasporto napoletano si prepara in queste settimane per uno degli appuntamenti più importanti degli ultimi decenni. A parte l’aumento del ticket della linea 1, che da domani salirà da 1.30 a 1.50 centesimi, c’è infatti la data d’apertura della linea 6 della metropolitana, l’infrastruttura che chiuderà finalmente l’anello della mobilità su ferro tra l’area Ovest di Partenope e il resto della città. Inaugurata per la prima volta a ridosso dei mondiali degli anni Novanta, in età bassoliniana, la linea 6 sarà attivata «il primo luglio», spiega a Il Mattino il direttore generale di Anm, Francesco Favo. Non mancano però alcuni nodi da sciogliere riguardo all’entrata in esercizio della linea: su tutti quello che riguarda la richiesta di 8 milioni di finanziamenti per la gestione della tratta, tema su cui il Comune aspetta una risposta dalla Regione. In ogni caso, e non è un mistero, l’amministrazione Manfredi si gioca tanto sulla partita delle infrastrutture. 

La storia 

La storia della linea 6 è lunga e piena di insidie. La tratta di Fuorigrotta fu inaugurata 1988, con un altro nome: Ltr (Linea tranviaria rapida) in piazza Italia, la stessa contesa oggi tra la rigenerazione e le lotte dei clan per lo spaccio che hanno portato, il mese scorso, al ferimento di una donna nell’area giochi per bambini. Dopo l’inaugurazione, però, la linea 6 fu subito chiusa. Dopo dieci anni, nel 2001, si provò a riattivarla, ma senza successo. Il terzo tentativo di riapertura, tra il 2011 e il 2012, fu un altro flop: le stazioni furono chiuse per assenza di utenti e conseguente spreco di personale. La Linea 6, infatti, non collegava all’epoca Fuorigrotta con il resto della città, al contrario di quanto avverrà oggi: l’interscambio con la linea 1 (il metrò dell’arte) avverrà tra le stazioni di Municipio e Santa Maria degli Angeli, fermata in zona Plebiscito. 

Il percorso 

Di mezzo, tra il 2012 e oggi, ci fu il famoso crollo di Palazzo Guevara il 4 marzo del 2013, a causa proprio dei lavori di costruzione della stazione della linea 6 di Arco Mirelli. Oggi però il peggio è alle spalle e la tratta coprirà da Fuorigrotta al centro, passando per Chiaia. Le stazioni saranno: Mostra, Augusto, Lala e Mergellina, Arco Mirelli, San Pasquale e Chiaia, per un tracciato complessivo di 5,5 km. A Municipio, come detto, ci sarà poi l’interscambio con la linea 1. L’officina definitiva sarà in zona Campegna, in via Arsenale. «La gestione della linea 6 costerà tra gli 8 e i 9 milioni all’anno - argomenta Favo - La stazione di Santa Maria degli Angeli, per intenderci, è come una seconda Toledo.

Sulla nuova tratta, entro fine anno ci saranno tra i 100 e i 120 dipendenti in più per Anm. Stiamo lavorando duramente per farcela a inaugurare il primo luglio, anche eventualmente a servizio limitato. Salvo intoppi apriremo in quella data».

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I nodi 

Uno sforzo importante, in attesa di finanziamenti che Anm ritiene necessari: «Servono circa 10 milioni in più rispetto all’anno scorso», aggiunge Favo. Al momento, Anm percepisce 50 milioni annui dal Comune e 68,4 da Palazzo Santa Lucia. Se Palazzo San Giacomo ha aumentato di 2 milioni le risorse, proprio in virtù dell’inaugurazione della linea 6, la Regione ha lasciato invariati, per ora, i finanziamenti per la partecipata del trasporto partenopeo. In questo scenario si situa l’aumento del ticket a 1,50 euro: «Parliamo di un allineamento rispetto alle altre tratte su ferro napoletane - aggiunge Favo - Biglietti per bus e funicolari restano a 1,30 centesimi». All’orizzonte, c’è poi il ticket per il nuovissimo ascensore di Monte Echia. Sono settimane di valutazioni, sia sul prezzo del tagliando, sia sui costi di gestione dell’impianto che collega Santa Lucia a Pizzofalcone, in una delle zone più panoramiche della città. L’ascensore sarà gratis per i residenti di zona, ma dal primo giugno tutti gli altri pagheranno. Si lavora poi all’allestimento di un bistrot. «Presto renderemo pubblico un questionario tra gli utenti e cercheremo di valutare l’entrata in vigore del ticket - conclude il direttore generale di Anm - Ringrazio il Comune, che ci ha indicato le strade i cui residenti saranno esentati dal pagamento, nella zona di Monte di Dio, e ci ha lasciato ampio margine sull’ascensore. Entro il primo giugno dovrebbe diventare a pagamento: non vogliamo guadagnarci, ma dobbiamo mantenere i servizi efficienti». La partita delle infrastrutture, come accennato, è tra le più importanti del mandato manfrediano. I prossimi step, oltre alla linea 6, sono l’apertura delle stazioni della metropolitana (di linea 1) Centro Direzionale e Tribunali. Stando agli annunci, per il 2026 la metro arriverà all’aeroporto di Capodichino. 

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