Scendono di nuovo in piazza a manifestare le associazioni a tutela della prima casa. Il 22 maggio il corteo partirà da piazza Garibaldi e arriverà a piazza del Plebiscito dove ci sarà un sit-in.
«Lo scopo è quello di richiedere un intervento urgente - spiega Franco Ciotola, dell’associazione “Casa Mia” - Bisogna trovare una soluzione al problema degli abbattimenti, particolarmente gravoso nel territorio campano. Mentre il governo si preoccupa di salvare o sanare piccole difformità quali balconi, tramezzi e finestre, tantissime famiglie senza reddito o comunque a basso reddito rischiano di finire per strada».
A Ischia, attualmente ci sono 500 ordini di resa in atto, che si trasformeranno in 500 demolizioni già programmate, senza contare quelle in attesa di definizione o prossima. Il numero degli immobili costruiti senza titolo in Campania è di circa 700 mila fabbricati, tutti a rischio demolizione, é quindi evidente il problema di ordine sociale che ne deriverebbe se tutte queste case venissero abbattute.
Ulteriore danni derivano dal fatto che le persone rimaste senza casa non potranno mai pagare le spese della demolizione e questo comporta che i Comuni, spesso già in dissesto, debbano far fronte con la richiesta di soldi alla Cassa depositi e prestiti per far fronte alle spese per l'attuazione degli ordini delle Procure.
Spesso le case da abbattere sono edifici costruiti oltre 30/40 anni fa.
Ancora una volta le associazioni scendono in piazza per chiedere un ferma ruspe immediato.