Venerdì 3 maggio dalle ore 9 presso l’Aula Magna "Partenope" del Centro Congressi Federico II in via Partenope 36, avrà luogo la VII giornata di aggiornamento multidisciplinare “I Tumori della Tiroide”, organizzata dal prof. Domenico Salvatore, ordinario di Endocrinologia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
Il convegno scientifico è alla sua settima edizione e si conferma come punto di incontro e di approfondimento nel campo del tumore tiroideo di grande interesse sia per medici specialisti, sia per medici di medicina generale. Il congresso inizierà con i saluti istituzionali del nuovo Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia dell'Università Federico II di Napoli, il prof. Giovanni Esposito e del prof. Giancarlo Troncone, Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica, citopatologo di fama internazionale.
Lo scopo del congresso è di presentare una sintesi degli aggiornamenti diagnostici e terapeutici di tutte le forme di tumore tiroideo, in un contesto in cui il veloce progresso tecnologico e farmacologico in campo medico fornisce sempre nuove e più utili armi nella lotta contro il cancro della tiroide. Inoltre, una sezione dedicata al confronto sulle esperienze pratiche nella gestione dei pazienti affetti da tumore della tiroide tra specialisti dei maggiori centri italiani fornirà un momento prezioso per chiarire controversie e ottimizzare i percorsi di gestione della malattia.
I tumori della tiroide sono i tumori endocrini più frequenti e rappresentano circa il 5% di tutte le malattie oncologiche. Come tutte le malattie della ghiandola tiroidea, colpiscono prevalentemente il sesso femminile, anche se spesso anche gli uomini ne sono affetti. Purtroppo, nelle ultime due decadi l'incidenza del tumore tiroideo ha mostrato una crescita progressiva che richiede una sempre maggiore attenzione da parte del medico territoriale e dello specialista.
La terapia iniziale di questo tumore rimane la chirurgia, che nella maggiore parte dei casi è sufficiente da sola a curare il paziente. Solo in casi selezionati, i pazienti devono successivamente alla chirurgia, essere sottoposti alla terapia con radioiodio, necessaria per ridurre il rischio di recidiva. Tumori con metastasi a distanza sono fortunatamente ancora più rari, e vengono trattati con un ampio ventaglio terapeutico che comprende: la terapia radiometabolica, le terapie locoregionali non invasive, radioterapia e in rari casi chemioterapia. Purtroppo, molte di queste forme tumorali metastatiche sono poco responsive ai trattamenti.