Napoli, Teatro Diana: la compagnia del Nest in scena con “Premiata Pasticceria Bellavista”

La nota commedia scritta da Vincenzo Salemme sarà rappresentata dal 5 al 19 maggio

Nest in scena con “Premiata Pasticceria Bellavista”
Nest in scena con “Premiata Pasticceria Bellavista”
di Enrica Buongiorno
Giovedì 25 Aprile 2024, 12:11
3 Minuti di Lettura

«Ci bastano gli occhi per guardare la vita? Premiata Pasticceria Bellavista racconta la differenza tra guardare e vedere. Una storia di cecità, di uomini e donne incapaci di osservare la vita e il mondo che li circonda». Con queste parole, il regista Giuseppe Miale di Mauro commenta “Premiata Pasticceria Bellavista”, lo spettacolo scritto da Vincenzo Salemme che gli attori e le attrici del Nest, mettono in scena al teatro Diana di Napoli dal prossimo 5 maggio (repliche sino al 19 maggio).

Sono Francesco Di Leva, Adriano Pantaleo, Giuseppe Gaudino, insieme a Viviana Cangiano, Cristel Checca, Dolores Gianoli, Alessandra Mantice Stefano Miglio a raccontare la storia di Ermanno e Giuditta Bellavista, proprietari di una pasticceria annessa alla loro casa che vivono con la madre malata.

Ermanno ha una relazione in segreto con Romina mentre Giuditta ha una relazione segreta con Aldo, pasticcere alle dipendenze dei Bellavista, che però non la ama ma mira alla sua ricchezza.

Intanto si scopre che Ermanno, tre mesi prima, ha subito un intervento di trapianto agli occhi. Questi vennero prelevati da Carmine, un senzatetto che dopo un incidente automobilistico  era entrato in coma. Creduto morto, venne deciso di prelevargli gli occhi e trapiantarli ad Ermanno. Così, una volta svegliato dal coma, Carmine si ritrovò cieco. Il senzatetto, nonostante non possa più vedere, riesce a raggiungere la pasticceria di Ermanno,  e gli rivela che sono 3 mesi che non possiede più gli occhi, e che il prof. Rubelli, che ha eseguito l’intervento, è implicato nel gioco azzardo e nel traffico illecito di organi.

«Erano gli inizi degli anni ‘90 e ricordo che si discuteva molto della legge sulla donazione degli organi e uscirono nelle pagine di cronaca diversi episodi che suscitavano molta paura. Episodi che raccontavano di persone date per morte e poi miracolosamente risvegliatesi».

«Ve lo immaginate se vi espiantassero gli organi credendovi morti mentre invece non lo siete affatto? – ha raccontato Vincenzo Salemme - Fu così che nacque l’idea di Premiata Pasticceria Bellavista. Proprio immaginando una cosa del genere. Non che io sia contrario alla donazione, anzi. Ma raccontare le paure più recondite dell’animo umano mi ha sempre affascinato. Senza la pretesa di trovare risposte». Premia Pasticceria Bellavista è prodotta da Compagnia Nest e Diana OR.IS.

© RIPRODUZIONE RISERVATA