Stupro a Roma, trappola su Instagram: «Mi hanno sequestrata e violentata per ore». l’agguato con la scusa di un aperitivo

La denuncia choc di una ventenne. Condotta in un appartamento al Casilino e picchiata da 2 stranieri

Stupro a Roma, trappola su Instagram: «Mi hanno sequestrata e violentata per ore». l’agguato con la scusa di un aperitivo
di Alessia Marani
Mercoledì 24 Aprile 2024, 00:33 - Ultimo agg. 25 Aprile, 09:34
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Ha denunciato di essere stata narcotizzata e stuprata da due stranieri dopo essere stata adescata sul web con la scusa di un aperitivo. Un racconto dell’orrore quello reso da una ragazza italiana di vent’anni agli agenti del distretto Casilino e su cui ora sono in corso approfondimenti da parte degli inquirenti: «Mi hanno dato un appuntamento con una scusa, prendiamoci da bere, poi mi hanno portato in un appartamento. Mi picchiavano, io piangevo, è stato un incubo», le sue parole.

L'avevano adescata su Instagram e invitata a un aperitivo

IL FATTO
Il fattaccio sarebbe accaduto il 17 aprile scorso ma è venuto alla luce il giorno successivo, quando il fidanzato della vittima, preoccupato perché non rispondeva al telefono, l’ha localizzata con l’App del cellulare davanti a un bar di via di Torrenova, in zona Torre Angela.

La ventenne, originaria di un paesino dell’hinterland di Roma, nata da genitori romeni, era sconvolta. Il viso segnato dalle lacrime, sulle braccia e le gambe i lividi, vistosi, dei graffi e delle percosse subite. Uno choc.

IN OSPEDALE
Accompagnata al pronto soccorso del policlinico di Tor Vergata, i sanitari l’hanno medicata disponendone una prognosi di ben quaranta giorni. Sulla vicenda le indagini della polizia sono solo all’inizio. Stamani gli investigatori si incontreranno con il medico legale per un briefing sotto la supervisione del pool antiviolenza della Procura. Il referto descriverebbe, infatti, i segni dovuti alle botte ma non parlerebbe esplicitamente di una violenza sessuale subita.

Quando il fidanzato la mattina del 18 l’ha raggiunta a Roma, la ragazza, era in una condizione di semi incoscienza.

L’APPUNTAMENTO
Ha avuto però la forza di spiegargli di essere stata sequestrata e violentata da due cittadini nordafricani, ma subito dopo è svenuta, riprendendo conoscenza solamente qualche ora più tardi quando ormai era distesa su una barella del pronto soccorso.

«Li ho conosciuti su Instagram, mi avevano invitato a bere un cocktail», il racconto della ventenne. Che dapprima tentenna, non si fida, ma che alla fine si lascia convincere, attirata dal tranello, lei che da tempo, nonostante la giovane età, sta combattendo la sua lotta contro i demoni dell’alcol in un percorso di disintossicazione. Per questo il fidanzato era particolarmente preoccupato non avendo più sue notizie.

I due stranieri li avrebbe conosciuti tramite i social il giorno prima, agganciata su uno dei suoi profili. I due le hanno dato un appuntamento sulla Casilina. «Mi hanno fatto bere, penso che mi abbiano messo qualche droga nel bicchiere», ha aggiunto la ragazza. Poi un nuovo inganno: «Ti diamo un passaggio noi in auto fino alla fermata della metropolitana, così fai prima a tornare a casa». Solo che invece, i due l’hanno praticamente trascinata in un appartamento dove, dopo averla narcotizzata, l’avrebbero violentata a turno. «Mi tenevano bloccata, non riuscivo a liberarmi».

LE RICERCHE
Gli inquirenti stanno raccogliendo tutti gli elementi utili a chiarire i contorni della vicenda e per risalire ai due aguzzini nel frattempo svaniti nel nulla. A breve acquisiranno il telefonino e i dispositivi informatici in possesso della ragazza a caccia di tracce lasciate dai due, a partire dai profili social utilizzati per contattarla e da cui potere risalire alla loro identità. Non solo. Le telecamere pubbliche e private lungo la consolare potrebbero vere ripreso il passaggio della vettura con i due uomini e la ragazza a bordo per identificare il luogo delle violenze.

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