Iran, Raisi assassinato? Le ipotesi di sabotaggio, i "finti" soccorsi" e le accuse agli 007 israeliani: cosa non torna dell'incidente

Iran, Raisi assassinato? Le ipotesi di sabotaggio, i "finti" soccorsi" e le accuse agli 007 israeliani: cosa non torna dell'incidente
di Alessandro Rosi
Lunedì 20 Maggio 2024, 08:44 - Ultimo agg. 21 Maggio, 09:25
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Raisi è stato assassinato? Ad avanzare questa ipotesi è il gruppo russo Wagner. Con l'annuncio della morte del presidente iraniano, dilagano le teorie cospirazioniste. Molte di queste montate ad arte per alimentare le tensioni, soprattutto in Medio Oriente. Non è un caso che tra Teheran e Tel Aviv i rapporti siano critici. La dimostrazione è nell'attacco (con centinaia di droni) della Repubblica islamica a Israele avvenuto tra la sera di sabato 13 e la notte di domenica 14 aprile. Una rappresaglia, è bene ricordarlo, dopo il bombardamento del consolato dell'Iran a Damasco. Non c'è da stupirsi, dunque, che ora proprio il governo di Netanyahu è accusato di aver sabotato l'elicottero dove viaggiava Raisi.

Raisi, come è morto? L'ultimo video in elicottero prima dell'incidente, il successore Mokhber (ad interim) e il ruolo di Ali Khamenei

 

La visita in Azerbaigian

La versione ufficiale indica che Raisi si stava recando dalle zone di confine nordorientali alla città di Tabriz, nella provincia dell'Azerbaigian orientale. Qui avrebbe dovuto inaugurare una raffineria. Il Paese con capitale Baku, però, ha noti rapporti con Israele. E propri questi sono stati oggetto delle accuse del gruppo Wagner (sostenuto dalla Russia). Nel post diffuso sugli account social si legge che questo incidente sarebbe stato voluto per creare uno stato di tensione geopolitica, alludendo alle complesse dinamiche regionali in gioco. Nel resoconto viene indicato che, se il presidente Raisi dovesse morire nello schianto, quasi certamente sarebbe percepito come un atto di sabotaggio da parte dei servizi segreti israeliani.

I "finti" soccorsi

Di seguito il messaggio diffuso. “Naturalmente ci si può sbagliare. Ma le notizie diffuse dai media prima che Ibrahim Raisi fosse vivo - che si fosse messo in contatto via telefono satellitare, che pioveva, nevicava e in generale i soccorritori si erano alzati con il piede sbagliato al mattino - sembravano un supporto informativo anti-crisi". Il post si concentra poi sui soccorsi: "Ci sono state due operazioni di salvataggio: una realmente effettuata e l'altra un'operazione di salvataggio dimostrata per i media, che mira a ritardare i tempi e a ridurre il possibile malcontento emotivo del popolo iraniano che si sarebbe potuto verificare se la morte del presidente iraniano Ibrahim Raisi fosse stata annunciata quasi subito”.

 

Le preoccupazioni israeliane

I funzionari israeliani hanno previsto il dilagare delle teorie cospirative, soprattutto all'interno dell'Iran.

Il Cyber ​​Army of the Revolutionary Guards, un sito web affiliato al potente ramo ideologicamente guidato delle forze armate iraniane, ha scritto: "Lo schianto dell'elicottero che trasportava funzionari governativi potrebbe essere un assassinio o un sabotaggio".

 

La dinamica dell'incidente

Se anche la tv di Stato iraniana ha confermato la natura dell'incidente, c'è chi non si ferma di fronte all'evidenza. All'interno della Nazione, infatti, le teorie cospirazioniste si soffermano in particolare sulla dinamica. In base alle informazioni arrivate, la causa sarebbe stata la nebbia. Quindi condizioni meteorologiche avverse. Ma perché dei tre elicotteri in viaggio solo uno è precipitato? Questo un elemento portato avanti dai complottisti.

 

La posizione americana

Il leader della maggioranza del Senato americano, Chuck Schumer, ha annunciato che non ci sono prove di sabotaggio nello schianto dell'elicottero che trasportava il presidente dell'Iran. Secondo NBC News, Schumer ha affermato che le condizioni meteorologiche sfavorevoli e nebbiose nell'Iran nordoccidentale, dove è avvenuto l'incidente, sono state probabilmente la causa principale dell'incidente. Ha poi chiarito: «Sembra che sia stato un incidente, ma un'indagine più dettagliata è ancora in corso».

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