Il 6 maggio era il giorno atteso da anni per una pattuglia di 2400 aspiranti dirigenti scolastici, di questi poco meno di un migliaio campani, per effettuare il test a risposta chiusa. Non una appuntamento qualunque: ma il penultimo passo decisivo per i ricorrenti del concorso datato 2017 caratterizzato da diverse sentenze del Tar, ben due del Consiglio di Stato, una inchiesta non terminata fino a questa possibilità di risolvere un lungo contezioso. La prova scitta, un corso di formazione e infine la prova per poi essere inserito in coda nella graduatorie e sperare di diventare dirigente scolastico.
La giornata clou non è stata delle migliori. Appuntamento alle 10 alla nuova Fiera di Roma. Tutti puntuali.
Molti i candidati che si sono sentiti male, sono intervenute le ambulanze, ma non c'è stato verso di eliminare quei miasmi devastanti. Dopo quattro ore è iniziata la prova. Si spera l'ultima di una vicenda che si trascina dal 2017, ben sette anni. I risultati? Malgrado fosse un quiz al computer non sono stati dati nella giornata di ieri, arriveranno oggi. Quanto accaduto e' stato verbalizzato alla presenza del dirigente del ministero dell'Istruzione e del Merito. Si vedrà se davvero, a causa delle condizioni della prova, i ricorsi siano effettivamente archiviati.