Il presidente: «Non è colpa nostra
ci ripagheranno il danno d’immagine»

di Patrizia Capuano
Mercoledì 4 Marzo 2015, 23:26 - Ultimo agg. 5 Marzo, 15:48
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Bacoli. «Questo provvedimento del Ministero della Salute è incomprensibile dal punto di vista giuridico. Non c’è nessuna responsabilità dello stabilimento». È il commento di Fabio Postiglione, presidente del Centro Depurazione e spedizione molluschi Irsvem di Baia.



Non crede che una misura a tutela della salute pubblica sia fondamentale?



«Non è in gioco la sicurezza sanitaria dei consumatori. E non c’è inquinamento nel nostro impianto Irsvem, è accertato. L’intervento del Dipartimento sanità animale dell’Asl Na2 Nord è stato celere tanto da richiamare il prodotto e avvisare coloro che hanno acquistato i mitili presso Irsvem. Si tratta di pescherie e mercati ittici di Napoli e provincia, e poi nel Lazio».



Teme che questo possa arrecare danni economici al vostro stabilimento e, in generale, al settore?



«Attualmente non è ancora successo, considerando che il provvedimento dell’Asl Na2 Nord è stato firmato il 27 febbraio. Non è cambiato nulla finora nel flusso di vendita».



Cosa può aver determinato questa infezione nello specchio acqueo di Cento Camerelle e Punta Poggio?



«L’impianto di allevamento mitili è stato autorizzato. Il monitoraggio per verificare che le condizioni iniziali siano immutate è semestrale. Bisogna capire cosa sia successo in questo ultimo periodo. Le indagini dell’Asl Na2 Nord faranno chiarezza».



Come è possibile che i prodotti ittici, dopo la stabulazione, possano essere contaminati da agenti virali?



«Le indagini consentite dalla normativa vigente prevedono uno screening esclusivamente batteriologico, per la ricerca di agenti tra cui Escherichia Coli e Salmonella. Il rilievo di virus nei mitili invece rientra in una indagine conoscitiva di carattere epidemiologico».



Che tipo di iniziative adotterete? Temete un danno di immagine?



«Andremo in Regione e chiederemo spiegazioni. Ci rivolgeremo a tutti gli enti competenti per avere dei chiarimenti. Non abbiamo alcuna responsabilità. I mitili non sono stati contaminati durante la stabulazione, ma sono giunti nel nostro stabilimento già infetti».