Aversa elezioni, prime scintille Cangiano-Matacena

Si anima già la campagna elettorale del prossimo giugno

Aversa elezioni, prime scintille Cangiano-Matacena
Aversa elezioni, prime scintille Cangiano-Matacena
di Nicola Rosselli
Sabato 27 Aprile 2024, 08:41 - Ultimo agg. 10:39
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Non sono ancora definiti i candidati a sindaco, ma la campagna elettorale produce già fuochi d'artificio. Una prima polemica è tutta interna alla coalizione che vede candidato sindaco Francesco Matacena, presidente dell'Ordine dei commercialisti di Napoli Nord che risponde al parlamentare meloniano Gimmi Cangiano che aveva parlato di progetto di centrodestra intorno a Matacena.

«Non è corretto definire il progetto amministrativo che stiamo mettendo in campo ad Aversa amministrazione di centrodestra così come dichiarato da Cangiano, ma soprattutto Cangiano non può parlare a nome della coalizione», ha specificato il commercialista aversano per poi continuare: «Quella che metteremo in campo sarà un'amministrazione a fortissima trazione civica e centrista, che ha trovato la sua sintesi nelle migliori energie politiche aversane di ogni estrazione, capaci di dare un qualificato e significativo contributo al programma che si intende realizzare.

E non è in corso, né sarà possibile, alcuna interlocuzione con la Lega. La nostra coalizione è aperta a raccogliere il contributo di quanti intendono seriamente e lealmente incarnare lo spirito di pacificazione cittadina, consapevoli che solo una forte coalizione civica sarà capace di interloquire in maniera efficiente con tutti i livelli istituzionali sovraordinati. Andiamo avanti insieme con fiducia e ottimismo».

Parole che portano l'ex vicesindaco dem Marco Villano a intervenire, rivelando che in origine Matacena doveva essere il candidato del centrosinistra: «Forse il presidente è un po' confuso. La politica è parte e chi non sta da una parte o dall'altra della barricata è la barricata stessa. Ciò che afferma è una contraddizione in termini ed è facilmente spiegabile. Se hai il simbolo di Fratelli d'Italia e Forza Italia con te - continua Villano - sei il candidato del centrodestra. Se, poi hai anche le liste di riferimento di De Luca sei il centrodestra più De Luca. Sei ulteriormente in contraddizione quando dici che la coalizione è frutto delle migliori esperienze politiche della città, perché mezza coalizione (Dello Vicario e Oliva) ha più volte dichiarato che l'ex giunta era la peggiore della storia e ora è insieme a pezzi importanti di essa. Ultima contraddizione (per ora): la sua coalizione nasceva come coalizione di centrosinistra, poi diventa civica con conseguente allontanamento da noi e ora diventa, con tanto di simboli, di centrodestra».

Interpellato sulla situazione nel centrosinistra, Villano conclude: «Baldascino è candidato se il gruppo consiliare e gli ex assessori danno il via libera. Il partito democratico non può scegliere senza tener conto della base del partito e in un confronto serrato il commissario ha rimandato la scelta al gruppo. Il nome di Mauro è un nome importante ma noi non accettiamo scelte calate dall'alto per nessun motivo. Non abbiamo preclusioni ma una dignità e autonomia che abbiamo costruito negli anni».

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Con lo slogan “Aversa non è Teverola. Aversa non è Mondragone. Aversa non è Marcianise. Aversa è degli aversani” continua la propria campagna elettorale il candidato sindaco del Basilisco Eugenia D'Angelo. Chiaro messaggio politico ribadito anche da un breve reel sui social della candidata: i cittadini l'8 e il 9 giugno potranno respingere il consueto tentativo dei potentati politici provinciali di approfittare della nostra città per compiere le loro speculazioni politiche.

«Lo abbiamo visto costantemente in questi ultimi 20 anni. Questo modo di costruire carrozzoni elettorali - sostiene D'Angelo - conduce dritto a una gestione senza controlli e senza inibizioni della macchina amministrativa. Gli arresti di lunedì ci aiutano a capire il vero problema che affligge gli aversani: quello della cattiva amministrazione imposta da chi, estraneo completamente alla storia e alle logiche normanne, ci impone candidati e coalizioni. Basta con gli amministratori ostaggio delle richieste di deputati e consiglieri regionali. Giù le mani dalla nostra città, Aversa torni agli aversani».

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